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Cronaca

Nuovi casi di Covid alla Fincantieri, 25 lavoratori contagiati da inizio marzo

Oltre ai protocolli di sicurezza già adottati, l'azienda di cantieristica navale ha previsto ulteriori interventi di sanificazione. Da novembre, grazie a un accordo tra Asp e Sicindustria, è presente anche un camper per consentire agli operai di sottoporsi al tampone. Un lavoratore: "Abbiamo paura di portare il virus a casa"

Venticinque contagi da Covid-19 tra gli operai Fincantieri (5) e quelli dell’indotto (20). Si ferma qui per il momento il conteggio dei casi registrati nello stabilimento palermitano da inizio marzo a oggi. Si tratta appena, come precisano dalla più importante azienda di cantieristica navale italiana, dell’1% della popolazione che ogni giorno affolla il sito produttivo ma ciononostante le tute blu non nascondono la loro preoccupazione. "Oltre ai protocolli di sicurezza adottati già da tempo per domani abbiamo in programma la sanificazione di alcune specifiche aree produttive", aggiungono da Fincantieri.

Fra gli ultimi operai risultati positivi ce n’è uno che lavora per la Tecnonaval (6 i casi nella stessa ditta in circa 10 giorni), ricoverato al Cervello e sottoposto all’ossigenoterapia a causa di un'insufficienza respiratoria. Tanti colleghi, già prima di lui, si erano sottoposti al tampone per escludere altri eventuali contagi. "Stiamo gomito a gomito per quasi tutto il turno e spesso, in base al servizio che dobbiamo svolgere, siamo costretti a lavorare in squadre da due. La nostra paura - racconta un lavoratore - è legata al rischio di portare il virus a casa visto che non possiamo fare a meno di lavorare. E se ci mettono in quarantena dobbiamo pure sacrificare le nostre ferie", racconta un lavoratore. "Non vigila nessuno sull’utilizzo delle mascherine e il gel disinfettante scarseggia, ma qui non parla nessuno per evitare rogne", racconta un altro.

Oltre agli accertamenti che ciascun lavoratore ha fatto a spese proprie, da novembre è stato previsto il posizionamento di un camper per l'attività di screening direttamente all’interno dello stabilimento di via dei Cantieri. "Si tratta di un protocollo firmato dall’Asp con Sicindustria. Vengono una volta a settimana - aggiungono dalla Fincantieri - e si riescono a fare da 50 a 80 tamponi, sempre su base volontaria. Questa settimana abbiamo previsto una doppia sessione per fare più tamponi". Dunque se emerge un caso positivo, il lavoratore viene allontanato e viene eseguito il tracciamento per rintracciare i colleghi con i quali può aver avuti contatti stretti. A queste misure si aggiunge quella relativa all'uso di un termo scanner posizionato all'ingresso dei cantier: si entra con una temperatura massima di 37,5 gradi.

Per ridurre i rischi la Fincantieri ha previsto delle regole da rispettare e fornito alcune linee guida valide fino al 30 aprile 2021: attività screening per individuare eventuali asintomatici, così da monitorare il complesso produttivo e contenere i contagi; intensificazione delle attività di sanificazione, limitazioni nelle aree fumatori, nelle aree ristoro e sull’utilizzo degli ascensori e dei montacarichi; installazione di dispenser con gel disinfettante, sospensione della attività formative, adozione di idonei dispositivi di protezione individuale; diversa articolazione dei turni e introduzione dello smart working; l’utilizzo di ferie e permessi retribuiti. La società ha inoltre stipulato una polizza per il Covid-19 rivolta ai suoi dipendenti e a quelli delle ditte che prevede il riconoscimento di indennizzi e assistenza post ricovero.

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