"Per 50 anni ha difeso i diritti dei detenuti a Palermo": è morta Giovanna Gioia
La professoressa - volontaria per mezzo secolo negli istituti di pena palermitani - è stata ricordata da Rita Barbera con parole cariche d'affetto
E' morta ieri la professoressa Giovanna Gioia, volontaria per 50 anni negli istituti di pena palermitani, ma soprattutto all'Ucciardone. Rita Barbera, candidata sindaco un anno fa a Palermo ed ex direttrice dell'Ucciardone e del Pagliarelli, ha voluto ricordarla con parole cariche di affetto: "Se ne è andata una grande donna ha detto -. E' stata per me un riferimento di aiuto prezioso nella mia funzione alla direzione degli istituti .Non saprei neanche quantificare quanti detenuti hanno potuto fare riferimento a lei come sostegno alla loro sofferenza ,sia materialmente che psicologicamente".
Sempre presente ,con il buon tempo ma anche con la bufera o il caldo asfissiante - ha detto Barbera - Giovanna Gioia ha organizzato nei tanti anni di attività, occasioni culturali (come corsi di lettura comprensione di testi e alfabetizzazione) che lei pensava potessero essere strumento di libertà, ma anche aiuti materiali come la fornitura di beni di necessità per i detenuti più indigenti. Ha perorato le cause dei detenuti più sprovveduti a sostenere le ragioni dei propri bisogni,ancorché titolari dei relativi diritti. Insomma, un raro esempio di volontariato puro, quello silenzioso che non cerca protagonismo e referenzialità. Grazie Giovanna a nome di tutto il mondo del carcere. Ti ricorderemo sempre".