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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Via Montevergini

Montevergini in autogestione da cinque mesi: "Uso civico del teatro, quando"?

L'amministrazione ha di fatto riconosciuto le attività portate avanti dall'assemblea del teatro ma manca ancora un atto formale

Da cinque mesi il teatro Montevergini è in autogestione: è diventato un bene collettivo. “Né pubblico, né privato. Comune”. All'interno della sala dell'Atelier, rimasta aperta giorno e notte, sono andate in "scena" assemblee, tavoli tematici e confronti con altre esperienze di autogoverno di teatri italini come il Mondeggi Bene Comune a Firenze, la Cavallerizza a Torino e la Casa Bettola a Reggio Emilia. La sperimentazione è andata bene e l'obiettivo che gli organizzatori si erano prefissati, è stato raggiunto. Ora manca solo un atto formale con cui l'amministrazione metta in chiaro la condivisione dello spazio.

"Questo periodo - scrive l'Assemblea del Montevergini - necessario ad avviare una discussione pubblica sul tema degli usi civici, è stato anche il momento in cui si è elaborata una riflessione sui principi di informalità, orizzontalità, mutualismo, cooperazione e inclusività e sugli strumenti di gestione di un bene collettivo. La dichiarazione di uso civico nata è il frutto della prassi istituente di una comunità che si è voluta definire eterogenea, mutevole e solidale, non autoritaria e libera da ingerenze esterne. Questa natura aperta e non-identitaria che si riconosce al luogo e ai rapporti che si generano al suo interno, prima ancora che dei gruppi che lo attraversano, fa sì che oggi si possa dire che la sperimentazione di gestione comune funziona e che è base necessaria per l’autopromozione di relazioni sociali ed economiche alternative a quelle competitive e predatorie dell’utilitarismo individuale".

La città si è riappropriata di uno spazio considerato patrimonio collettivo. Sono nati laboratori performativi e di ricerca nelle arti, presentazioni di libri, riviste e produzioni musicali, incontri pubblici in ambito culturale, sociale e scientifico, assemblee cittadine su reddito, diritto all’abitare e diritti civili, percorsi di contaminazione tra culture e momenti di confronto con altre esperienze di democrazia diretta. Si tratta di processi che connettono realtà esistenti, ma che soprattutto favoriscono la presa di parola e l’attivazione di persone e soggettività non necessariamente strutturate.

L'amministrazione ha riconosciuto questa gestione comune del teatro, ma ancora però non è stato fatto un atto formale. L'assemblea del Montevergini ritiene che i tempi siano ora maturi. "La scrittura partecipativa di regolamenti e delibere, oltre che essere garanzia di trasparenza, è uno strumento che le comunità di riferimento possono e dovrebbero fare proprio – anche al di là degli usi civici – in materia di pianificazione e attuazione di strategie di governo, rendendo effettiva l’idea di una condivisione amministrativa determinata dalla partecipazione dal basso".

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