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Cronaca Via Montevergini

Occupato il Teatro Montevergini: “E' un bene comune, riapriamolo alla città!”

Negli ultimi anni, la struttura è stata utilizzata solo saltuariamente e gratuitamente dal Teatro Biondo. Gli occupanti chiedono l'avvio di un processo cooperativo e solidale di cura collettiva

Un gruppo di cittadini ha occupato il Teatro Montevergini. L'obiettivo della protesta è restituire lo stabile alla città. Chiuso o quasi, negli ultimi anni, il teatro è stato utilizzato solo saltuariamente e gratuitamente dal Teatro Biondo. "Non sembra prefigurarsi una riapertura dello spazio alla città coerente con le sue caratteristiche", spiegano gli occupanti. Per mancanza di risorse finanziarie e per le difficoltà di una progettualità di lungo periodo, l’amministrazione ha detto di voler utilizzare l'area come spazio comunale dedicato alla cultura e all’inclusione sociale, ma secondo gli occupanti "sotto la dicitura 'gestione collettiva' si rinnova un classico meccanismo di concessione a privati e non una reale sperimentazione di percorsi gestionali e di cura del patrimonio pubblico realmente inclusivi e partecipativi".

Chiedono quindi che un bene che per storia e caratteristiche strutturali rappresenta un prezioso patrimonio culturale e sociale per la città, "negli ultimi anni utilizzato al di sotto delle sue reali potenzialità ed amministrato con poca trasparenza" venga "liberato e riaperto alla città". Messaggio affisso su uno dei due striscioni esposti all'ingresso del Montevergini. Sul secondo scrivo: "Nè pubblico, nè privato: comune!", "Montevergini ".

"Per il Montevergini – concludono gli occupanti - immaginiamo l’avvio di un processo cooperativo e solidale di cura collettiva, di messa in comune di saperi e strumenti, di convivialità, da cui possa nascere una casa per la ricerca, la formazione e la contaminazione reciproca, artistica e non solo; un luogo di incontro e di elaborazione di pratiche di lotta e di rivendicazione sociale e politica, determinata dalla partecipazione diretta e orizzontale delle persone alle decisioni. Un percorso di autonomia civica, cui la stessa amministrazione si é recentemente riferita in relazione al cosiddetto 'modello Napoli', dove beni comuni e partecipazione dei cittadini al governo sono oggi messi in primo piano attraverso il contributo di esperienze nate dal basso.

Convocata, per questo pomeriggio alle 18, un'assemblea per aprire un confronto diretto tra cittadini, associazioni, movimenti e istituzioni per discutere le future forme di gestione e la destinazione del Montevergini, "un bene che da oggi torna ad accogliere chiunque desideri farne parte”.

"Il teatro è pratica politica - afferma il direttore artistico delle Otqa Santi Cicardo - è politico lo spazio della scena ed altrettanto lo spazio che ospita la scena. Oggi a Palermo un gruppo di teatranti informali con un atto politico hanno ripreso in mano uno spazio ormai ridotto a mera superficie stagnante. A quegli amanti e credenti impenitenti le OfficineTeatrali QuintArmata non esprimono solidarietà ma piena complicità politica e artistica".

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