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Domenica, 28 Aprile 2024
Mafia

Il vecchio boss Francesco Rappa si difende: "Non c'entro più nulla con Cosa nostra", ma resta in carcere

Convalidati 6 dei 7 fermi emessi nell'ambito dell'operazione sui legami tra le cosche della provincia di Palermo e quelle di New York. Nonostante i suoi 81 anni, al mafioso sono stati negati i domiciliari

"Da quando sono uscito non mi sono interessato più di nulla", sono le parole del vecchio boss Francesco "Ciccio" Rappa, 81 anni, che si è avvalso della facoltà di non rispondere davanti al gip Filippo Serio, ma ha comunque reso qualche dichiarazione per respingere l'accusa di mafia. Il giudice, al termine dell'udienza di convalida di 6 dei 7 fermi emessi mercoledì  nell'ambito del blitz dello Sco e dell'Fbi sui legami tra le cosche della provincia di Palermo e quelle di New York, ha comunque disposto per lui - anche a dispetto dell'età molto avanzata - la reclusione in carcere.

Le intercettazioni: il vecchio boss, il pizzo a New York e la droga rubata

Il gip ha anche convalidato i fermi di altri 5 indagati, appartenenti - secondo il procuratore aggiunto Marzia Sabella e il sostituto Giovanni Antoci - ai clan di Torretta, Borgetto e Partinico. Resta in carcere anche Salvatore Prestigiacomo, 50 anni, mentre per Giacomo Palazzolo - "ambasciatore" di Rappa, filtra per fissare appuntamenti e risolvere beghe - il giudice ha disposto gli arresti domiciliari. Stessa misura cautelare per Maria Caruso e per l'altro Salvatore Prestigiacomo di 54 anni. Per Isacco Urso, che era già ricoverato, il gip ha disposto gli arresti ospedalieri. Nel blitz era stato fermato anche Giovan Battista Badalamenti.

L'asse Palermo-New York e il blitz | video

Nonostante i suoi 81 anni e tre condanne per mafia, secondo l'accusa, "Ciccio" Rappa a poche settimane dopo l'ultima scarcerazione - a novembre del 2014 - avrebbe assunto la reggenza della famiglia mafiosa di Borgetto. Un'ipotesi che l'indagato ha respinto. Il suo avvocato, Vincenzo Giambruno, ha chiesto che l'anziano venga sottoposto a una perizia medica per verificare se possa effettivamente stare in carcere.

Negli Stati Uniti erano state bloccate altre 10 persone: il figlio di Rappa, Vito, il presunto capo della famiglia Gambino, Joseph Lanni detto "Joe Brooklyn", Diego "Danny" Tantillo, Angelo "Fifi" Gradilone, James La Forte, Francesco Vicari , Salvatore Di Lorenzo, Robert Brooke, Kyle Johnson e Vincent Minsquero.

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