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Cronaca Politeama / Via Camillo Benso Cavour, 2

Finanza: scoperti 591 evasori totali, sequestrati beni per 800 milioni alla mafia

Sono i dati forniti in conferenza stampa dal generale di divisione, Ignazio Gibilaro. Eseguiti 702 accertamenti patrimoniali nei confronti di 1880 persone e 356 società. Sequestrati 5 milioni di prodotti contraffatti e denunciate 974 persone per frode

Solo nel 2014, in Sicilia, la guardia di finanza ha complessivamente sequestrato e confiscato alla mafia beni pari a quasi 800 milioni di euro. Sono 702 gli accertamenti patrimoniali eseguiti nell'anno appena trascorso nei confronti di 1880 persone e 356 società. "Cifre che fanno capire come nell'Isola il contrasto alla criminalità organizzata di tipo mafioso è sempre una priorità". Ad affermarlo è il generale di divisione Ignazio Gibilaro, comandante della guardia di finanza nell'Isola, che questa mattina ha incontrato la stampa nella sede del Comando regionale, in via Cavour. "Una riconferma - spiega - della particolare attenzione dedicata dal corpo a riciclaggio, reimpiego e reinvestimento dei fondi della mafia e dei soggetti ad essa collegati".

Altro settore particolarmente sensibile è quello della tutela del mercato di beni e servizi, ovvero del traffico di prodotti contraffatti. "Una sezione spesso sottovalutata - aggiunge Gibilaro - ma che incide molto sui piccoli commercianti". Nel 2014 sono stati sequestrati oltre 5 milioni di prodotti o perché contraffatti o perché violavano le norme in materia di copyright e sicurezza. "Un mercato molto ampio - spiega il generale - dal momento che è più alto il traffico che viene dalla contraffazione rispetto a quello degli stupefacenti". 

Settore dolente quello delle frodi ai danni dello Stato. Sono state 974 le persone denunciate nel corso dello scorso anno per reati tributari finalizzati a sottrarre risorse all'imposizione fiscale. Coloro che non hanno dichiarato alcun reddito sono stati 591, 89 sono stati invece gli evasori paratotali, ovvero coloro che hanno nascosto al fisco più della metà del reale volume d'affari. "Spesso collegati a queste frodi - dice il comandante - ci sono reati contro la pubblica amministrazione, quali concussione, corruzione e peculato. E' un settore che ci sta impegnando e ci ha portato a denunciare oltre 800 soggetti". A questo dato si collega, poi, quello del danno erariale causato da soggetti pubblichi che hanno "gestito in modo doloso o gravemente negligente di soggetti pubblici soldi di noi cittadini. Una cifra che ammonta a quasi 500 milioni di euro". 

Non da meno i dati su una delle piaghe della nostra regione, quella del lavoro in nero. Grazie alla mission di presidio economico-finanziario messa in atto dal corpo nel 2014, sono risultati 1650 i lavoratori in nero, 590 quelli irregolari. Scoperti, inoltre, 658 i datori di lavoro che hanno utilizzato manodopera non regolare. Importante anche il lavoro dei reparti operativi della Guardia di finanza sul Canale di Sicilia. Nel 2014 sono state sequestrate circa 100 tonnellate di hashish e marijuana e denunciate 536 persone, di cui 196 arrestate. In materia di favoreggiamento all'immigrazione clandestina, oltre 300 gli arresti e più di 21 mila i migranti soccorsi e identificati. L'ultima operazione è avvenuta proprio nella notte scorsa ad opera di un finanziere calabrese che ha tratto in salvo circa 500 persone, a bordo di cinque gommoni.

Nell'ultimo anno sarebbe inoltre aumentata la fiducia da parte dei cittadini nei confronti del corpo. "Sono cresciute - commenta Gibilaro - le chiamate al 117 da parte dei cittadini per segnalazioni di valenza fiscale o in materia di criminalità organizzata. Il cittadino è più fiducioso, sensibile ma vive anche in un momento di maggiore crisi. Ciò lo porta a segnalare con più facilità ciò che prima vedeva come 'furbate'' ma che oggi non accetta più". Dato significativo riguarda infine la provenienza delle segnalazioni da parte del mondo delle "professioni", ovvero di medici, notai e avvocati. "Statisticamente - conclude Gibilaro - sono minori le segnalazioni da parte delle 'professioni'. Il contributo maggiore viene dal mondo delle banche, mentre quello di soggetti diversi deve ancora crescere". 

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