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Pazienti derubati mentre dormono, due furti all'ospedale Cervello

Entrambi gli episodi sono avvenuti nel reparto di Pneumologia poco prima dell'alba. Il marito di una degente: "Gli infermieri hanno riferito di un giovane che cercava un parente intorno alle 5 del mattino". Indaga la polizia

Rubati portafogli e cellulari in ospedale. Sono almeno due gli episodi registrati ieri mattina al Cervello, dove un’anziana donna ricoverata nel reparto di Pneumologia si è svegliata e si è ritrovata senza cellulare. Ad accorgersene è stata la sua badante che la sta seguendo durante la sua permanenza nella struttura ospedaliera.

A raccontare i dettagli il marito di un’altra degente che si trova nel lettino vicino a quello della vittima del furto. "Appena sveglie entrambe - spiega a PalermoToday - si sono accorti dell’accaduto e hanno chiesto lumi agli infermieri. E’ stato detto loro che avevano visto un ragazzo che, intorno alle 5 del mattino, girava nel reparto alla ricerca di un familiare".

Dopo aver superato le prime difficoltà per contattare il marito dell’anziana donna - che non ricordava il suo numero - la donna ha chiamato il 113 e poco dopo è intervenuta una volante. Gli agenti di polizia hanno raccolto la denuncia della vittima e sono andati via, ma nel giro di pochi minuti sono stati costretti a tornare al Cervello per un’altra chiamata.

I poliziotti sono risaliti al secondo piano dell’ospedale per ascoltare un’altra vittima di furto a cui, poco prima dell’alba e mentre ancora dormiva, era stato rubato il portafogli con documenti e contanti. I due casi di ieri sono solo gli ultimi di una lunga sfilza di episodi che rischiano giorno dopo giorno di compromettere la serenità dei pazienti e dello stesso personale sanitario. Sembrerebbe tra l'altro che le telecamere installate al piano non siano funzionanti.

A fine luglio un 49enne, Massimo Giovanni Di Maria, è stato arrestato al termine delle indagini condotte dagli agenti del commissariato Zisa-Borgo Nuovo che hanno eseguito nei suoi confronti un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Gli investigatori sono risaliti a lui grazie alle immagini di alcune telecamere di videosorveglianza. È sospettato di aver messo a segno almeno una decina di colpi.

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