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Cronaca

Corruzione nella sanità, c'è un nuovo arresto: preso il "contabile delle tangenti"

Con questa accusa i finanzieri del comando provinciale hanno inchiodato Vincenzo Li Calzi. Si tratta di un'operazione che si aggancia all’indagine "Sorella Sanità" che ha travolto anche il palermitano Fabio Damiani, in passato direttore generale dell’Asp 9 di Trapani

Avrebbe svolto il delicato compito di "contabile delle tangenti". Con questa accusa gli uomini del comando provinciale della guardia di finanza di Palermo, su disposizione della Procura della Repubblica del capoluogo, hanno eseguito nei confronti di Vincenzo Li Calzi (45enne originario di Canicattì) l’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari emessa lo scorso 8 settembre dal Tribunale del Riesame di Palermo. Si tratta di un'operazione che si aggancia all’indagine “Sorella Sanità” condotta dal nucleo di polizia economico-finanziaria di Palermo.

"Li Calzi - spiegano dalla finanza - è un fidato collaboratore di Salvatore Manganaro (44enne originario di Agrigento), già arrestato il 21 maggio quando fu eseguita l’ordinanza di applicazione di misure cautelari emessa dal Gip del Tribunale di Palermo nei confronti di 12 persone responsabili, a vario titolo, "di corruzione per atto contrario ai doveri di ufficio, induzione indebita a dare o promettere utilità, istigazione alla corruzione, rivelazione di segreto di ufficio e turbata libertà degli incanti in relazione a importanti gare d’appalto bandite in ambito sanitario". 

In quel provvedimento il Gip non aveva disposto alcuna misura cautelare nei confronti di Li Calzi in quanto non aveva ritenuto gli elementi investigativi raccolti sufficienti a corroborare le ipotesi accusatorie della Procura. Il Tribunale del Riesame, accogliendo l’appello dei pm, ha disposto invece con questo provvedimento gli arresti domiciliari nei confronti di Li Calzi per corruzione propria aggravata, in concorso con Fabio Damiani (55enne di Palermo in passato direttore generale dell’Asp 9 di Trapani), Salvatore Manganaro, Francesco Zanzi (56enne di Roma, amministratore delegato della Tecnologie Sanitarie S.p.a.) e Roberto Satta (50enne di Cagliari, responsabile operativo della Tecnologie Sanitarie Spa), in relazione all’aggiudicazione di due gare d’appalto, bandite una dall’Asp 6 di Palermo e l’altra dalla centrale Unica di Committenza della Regione Siciliana, relative alla manutenzione di apparecchiature elettromedicali. 

In particolare Li Calzi avrebbe svolto il delicato compito di “contabile delle tangenti” per conto di Manganaro, del quale era prestanome per le principali società di comodo e per il trust nei quali confluivano le ricchezze illecitamente accumulate. Gli arresti domiciliari sono scattati a seguito dell’ordinanza della Suprema Corte di Cassazione del 14 dicembre 2020 che ha sancito l’inammissibilità del ricorso promosso da LI Calzi contro il provvedimento del Tribunale del Riesame. 
 

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