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Cronaca

Comune, erogate a 2 mila famiglie le prime due mensilità dei buoni spesa finanziati dalla Regione

Per il mese di giugno sono state ricaricate 2.157 tessere sanitarie (che potranno essere come un "bancomat" presso gli esercizi convenzionati), a luglio solo 581. L'assessore Mattina: "La richiesta va rinnovata ogni mese per non perdere il contributo"

A partire da domani le prime due mensilità dei buoni spesa sovvenzionati dalla Regione saranno caricati sulle tessere sanitarie di oltre 2 mila famiglie che ne hanno fatto richiesta. Lo rende noto il Comune, che oggi ha dato il via ai pagamenti dei sussidi destinati all'acquisto di beni di prima necessità (alimenti, prodotti farmaceutici, prodotti per l'igiene personale e domestica) per far fronte all'emergenza sociale determinata dal Coronavirus.

I contributi erogati sono destinati a 2.157 famiglie per il periodo di giugno (totale impegnato 958 mila euro con contributi compresi fra 6 e 800 euro) e 581 famiglie per il periodo di luglio (totale impegnato 222 mila euro, con contributi compresi fra 10 e 800 euro). La differenza fra i due mesi si spiega in parte col fatto che tantissime famiglie non hanno confermato la richiesta che va invece fatta ogni mese. C'è anche chi ha ritenuto esiguo l'importo spettante (fissato da rigidi parametri regionali che tengono conto di ogni altro introito percepito nel mese, come pensioni, contributi e assegni di vario tipo).

"Sono grato agli uffici che hanno curato questo complesso lavoro - dichiara Giuseppe Mattina, assessore alla Cittadinanza sociale - scaturito dal radicale cambiamento di sistema sia per quanto riguarda l'individuazione della ditta che gestisce il servizio, sia per quanto riguarda le modalità e i criteri per l'assegnazione ai beneficiari. E' stato un lavoro lungo e complesso al quale tutti hanno contribuito, comprendendo l'importanza per centinaia di famiglie. Confidiamo nel fatto che tutti i beneficiari che intendono proseguire nella fruizione del beneficio si ricordino di rinnovare la richiesta, per altro semplicissima, con regolarità, in modo da non perdere il contributo".

Sulla stessa scia il sindaco Leoluca Orlando, che aggiunge: "Questo sistema è perfettamente integrato con quello più ampio realizzato dal Comune con la collaborazione del volontariato e del terzo settore per l'assistenza alimentare diretta alle famiglie. Un sistema che ogni mese si prende cura di migliaia di persone in modi diversi, perché nessuno sia lasciato da solo di fronte alle difficoltà che questo durissimo periodo sta portando per tutta la comunità".

A Palermo è toccata una quota pari a 13 milioni (di cui poco meno di 4 già trasferiti al Comune) sui complessivi 100 stanziati dalla Regione per tutta la Sicilia. Le somme ricevute possono essere spese utilizzando la propria tessera sanitaria come un "bancomat" presso gli esercizi convenzionati. Le famiglie che volessero pagare coi buoni spesa canoni di affitto e utenze possono farne richiesta tramite mail da indirizzare a buonispesa@comune.palermo.it o prendendo contatti con il servizio sociale del territorio. In tal caso si provvederà a ridurre l'importo accreditato sulla tessera sanitaria per destinare le somme al pagamento richiesto.

Giuseppe Mattina-2Il buono spesa-voucher sarà corrisposto per il periodo dell'emergenza e, comunque, fino ad esaurimento dell’importo assegnato al Comune, ai nuclei familiari che si trovano in stato di bisogno. Sul sito della Protezione Civile comunale è sempre disponibile l'avviso per la presentazione delle domande. I voucher hanno un valore unitario massimo di 300 euro per i nuclei familiafri composti da una sola persona; 400 euro per due persone; 600 euro per tre persone; 700 euro per quattro persone; 800 euro per cinque o più persone. Massimo unitario vuol dire per esempio che se una famiglia di due persone ha già un introito di 150 euro, il contributo sarà di 250 euro: cioè il massimo unitario di 400 meno quello che già introitano.

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