Casi di legionella in zona Politeama, l'Asp rassicura: "Il batterio non è presente nelle tubature"
I rilievi dell'azienda sanitaria sono scattati dopo che il batterio è stato rilevato all'Hotel Politeama, che è stato chiuso con un'apposita ordinanza del sindaco, e in un palazzo di via Principe di Belmonte. L'azienda sanitaria: "Fino ai contatori al momento è tutto ok, ma le indagini continueranno"
Al momento non c'è nessun allarme legionella in centro. Lo assicura l'Asp che ha effettuato i controlli nella zona del Politeama dopo i casi che si sono verificati nell'omonimo hotel e in uno stabile in via Principe di Belmonte, a pochi passi da via Ruggero Settimo. "I risultati degli esami effettuati nelle tubature fino ai contatori al momento sono risultati negativi", spiegano dall'azienda sanitaria. I controlli comunque continueranno anche nei prossimi giorni.
Ma cosa è successo? Riavvolgiamo il nastro. A fine luglio qualche cliente dell'hotel Politema ha accusato i sintomi della legionellosi, che nella forma meno grave (quella più comune) si manifesta con sintomi quali febbre, malessere, osteoartralgie, tosse lieve e gola arrossata. Ma che può portare anche gravi problemi all'apparato respiratorio fino alla polmonite. Quindi nella struttura ricettiva sono scattati i controlli che hanno confermato la presenza del batterio. E così prima è scattata la chiusura di alcune stanze, poi lunedì l'hotel ha ricevuto dalla polizia municipale l'ordinanza a firma del sindaco Roberto Lagalla e dell'assessore al ramo Rosi Pennino che impone la chiusura dell'albergo. Gli ospiti sono stati trasferiti altrove.
E tracce di legionella sono state trovate anche in un palazzo di via Principe di Belmonte dove ha sede la redazione palermitana di Repubblica. Dopo i test sull'acqua - non effettuati però dall'Asp - i locali sono stati chiusi ed evacuati. "Domani - spiegano ancora dall'azienda sanitaria - manderemo i nostri esperti per effettuare i nostri rilievi e analizzari i campioni. Una volta avuti i risultati si capire come procedere". Altri casi di legionella hanno colpito nei mesi scorsi Villa Niscemi (ancora chiusa da gennaio) e la piscina comunale. Bonifiche e sanificazioni non sono operazioni semplici e possono richiedere molto tempo prima che abbiano successo.
Le legionelle sono presenti negli ambienti acquatici naturali e artificiali. Da questi ambienti raggiungono quelli artificiali, come condotte cittadine e impianti idrici degli edifici, quali serbatoi, tubature, fontane e piscine, che potrebbero agire come amplificatori e disseminatori del microrganismo, creando una potenziale situazione di rischio. La legionellosi viene normalmente acquisita per via respiratoria. Tra i residenti della zona serpeggia preoccupazione, ma non c'è alcun motivo per farsi prendere dal panico. Infatti in questo caso il batterio - come confermato dall'Asp - si annida all'interno degli impianti privati degli edifici, perché i rilievi sulle tubature hanno dato esito negativo.
I consigli dell'Asp sono quelli di una corretta manutenzione - e all’occorrenza disinfezione - atta a contrastare la moltiplicazione e la diffusione di Legionella negli impianti a rischio quali per esempio docce, rubinetti o condizionatori. "I casi di legionella a Palermo - chiosano dall'azienda sanitaria - sono in linea con quelli degli anni passati. Non si registra dunque nessun aumento del fenomeno".