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Cronaca Campofelice di Roccella

Campofelice di Roccella, infiltrazioni sotterranee in contrada Acquacanna: al via i lavori

Pubblicata la gara per affidare l'intervento di recupero dell'area. Per tentare di aggiudicarseli c'è tempo fino al prossimo 3 novembre. Dovrà essere realizzato un sistema di canalizzazione. Prevista, anche la costruzione, a valle, di una grande paratia di contenimento

Al via il recupero di contrada Acquacanna, a Campofelice di Roccella. L'Ufficio contro il dissesto idrogeologico, che fa capo al governatore della Sicilia Nello Musumeci, ha pubblicato la gara per affidare i lavori e mettere in sicurezza un'intera area di quasi due ettari, un tempo adibita a Parco urbano, tormentata da circa quindici anni da infiltrazioni d'acqua sotterranee che l'hanno resa invivibile. Una zona dove un tempo c'erano anche un anfiteatro e una serie di stradelle: tutto cancellato dai continui movimenti franosi che, in questa zona scoscesa, si diramano fino quasi a lambire la statale 113. 

Per tentare di aggiudicarsi i lavori, banditi dall'uffici di piazza Ignazio Florio, diretti da Maurizio Croce, bisognerà presentare le offerte per via telematica entro il prossimo 3 novembre. Precedentemente la Regione aveva finanziato l'intervento stanziando un milione e 400 mila euro. Nel versante teatro dell'intervento, sovrastato da quello che viene definito il "belvedere dei tramonti", dovrà anzitutto essere realizzato un sistema di canalizzazione in grado di convogliare correttamente le acque piovane, ma anche quelle provenienti dai vicini torrenti. Soltanto in tal modo sarà possibile arrestare le dispersioni che tanti danni hanno provocato fino a oggi. Prevista, inoltre, la costruzione, a valle, di una grande paratia di contenimento. Sarà, infine, demolita tutta la pavimentazione esistente e verrà sostituita con battuto naturale, in modo da alleggerire il terreno.

L'obiettivo è quello di recuperare questa ampia fascia di territorio cittadino, renderlo sicuro e restituirlo alla comunità. Le opere di consolidamento serviranno, tra l'altro, a salvaguardare le abitazioni sparse a valle e che, prima o poi, potrebbero essere interessate dalla frana, ma anche a proteggere due importanti arterie stradali: la 113, appunto, e la provinciale 9, che si trova a monte e che costituisce l'unico collegamento con i paesi interni delle Madonie.


 

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