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Precariato "storico" all'Asp, Fp Cgil: "C'è chi non trova collocazione dopo 25 anni di lavoro"

Il sindacato invita l'azienda "a fare chiarezza sulle procedure" e avanza la proposta della "stabilizzazione in soprannumero, norma finora disapplicata che già esiste da un anno e mezzo per il personale precario degli enti pubblici"

In via di definizione la partita per la stabilizzazione dei 250 precari dell'Asp Palermo, che potrebbe concludersi entro l'anno. La Fp Cgil invita l'azienda a fare chiarezza sulle procedure e avanza le sue proposte per l'assunzione di tutti i precari, ricordando che "per semplificare il percorso, si può ricorrere, entro la scadenza per legge del 31 dicembre 2021, alla stabilizzazione in soprannumero, norma finora disapplicata che già esiste da un anno e mezzo per il personale precario degli enti pubblici".  

Con una nota inviata ai vertici dell'azienda sanitaria, il segretario generale della Fp Cgil Palermo Giovanni Cammuca, la segretaria aziendale Zina Di Franco e Domenico Mirabile, dirigenza sanitaria Fp Cgil, hanno avanzato una proposta articolata in più punti per la situazione che riguarda circa 250 “precari storici".

"La nostra è una proposta in linea con quanto già prospettato più di un anno fa e che cerca di dare un contributo per evitare soluzioni pasticciate e frettolose che rischiano di continuare a svantaggiare molti lavoratori e, per di più, a creare problemi organizzativi alla stessa Asp – dichiara il segretario generale Fp Cgil Palermo Giovanni Cammuca - Mi riferisco, soprattutto, al fatto che personale formato e con una esperienza di lungo corso continui a essere mobilitato nelle funzioni e nelle sedi e, addirittura, venga posto in mobilità verso altre aziende sanitarie”.

E aggiunge Roberto Gambino, che ha coordinato il gruppo di lavoro sul tema dei Contrattisti: "In un contesto come quello attuale in cui sta emergendo un nuovo bacino di precariato a vario titolo reclutato dalle aziende sanitarie, non possiamo rassegnarci nel vedere personale in servizio presso l’Asp di Palermo, anche da più di 25 anni, che ancora oggi non riesce a trovare una sua collocazione e non ha alcuna certezza circa qualifiche e posti disponibili”.

Per questo motivo, la Fp Cgil, oltre ad alcune proposte tecniche legate alla nuova dotazione organica, chiede di: "rendere in chiaro le sedi aziendali disponibili da assegnare al personale da stabilizzare; comunicare sedi, numero di posti, qualifiche e procedure per l’annunciata mobilità presso altre aziende sanitarie; procedere ad un avviso/interpello, diretto al personale in questione, per la formazione di un elenco di disponibilità su base volontaria per eventuale mobilità presso le sedi disponibili nelle altre aziende sanitarie cittadine".

"Nel caso in cui - conclude Giovanni Cammuca - il processo di stabilizzazione, per la complessità delle procedure e per i tempi ormai eccessivamente risicati, non potesse essere concluso entro il 31 dicembre, abbiamo richiesto di non ricorrere a nessuna ulteriore proroga dei contratti e procedere all’ ssunzione 'in soprannumero' che, di fatto, sarebbe - il soprannumero – connesso e strettamente collegato alle procedure/graduatorie già in atto e del tutto transitorio, perché previsto all'interno della programmazione aziendale legata al fabbisogno del personale e all’assorbimento, nel triennio, all'interno della dotazione organica. Gli eventuali esuberi, in tale ipotesi, potrebbero essere orientati alla mobilità esterna da più parti paventata”.
 

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