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Cronaca

Truffa all'Inps, conti fittizi per rubare le buonuscite dei pensionati

Un funzionario attingeva dal database dell'Inps i dati necessari per aprire altri conti nei quali versare ciò che invece era dovuto ai contribuenti. Sottratti 273 mila euro con sole cinque operazioni, ma altre undici pratiche erano già in cantiere

Smantellata banda che deviava su propri conti le somme del Tfs. Le indagini che hanno portato all'operazione "Carambola", e all'emissione di un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di dodici persone (CLICCA QUI), hanno fatto luce su una grossa truffa architettata relativa al versamento del Trattamento di fine servizio da parte dell'Inps ai pensionati. Il modus operandi della banda si basava sull'apporto determinante di un dipendente dell'Inpdap, funzionario di livello C2, che attingendo informazioni nel database dell'istituto, forniva agli altri componenti della banda i nominativi su cui effettuare le operazioni illecite.

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LE INTERCETTAZIONI: "DEVO APRIRE UN CONTO"

In sostanza, le somme riconosciute dall'istituto di previdenza non confluivano sui conti correnti dei pensionati, bensì erogate su un conto nel quale vengono accantonate per "impossibilità di deposito" nel conto corrente del beneficiario. Il gruppo quindi creava dei conti fittizi a nome dei beneficiari ai quali la banca, che custodiva in sospeso le buonuscite, erogava le sommE. In questo modo, attraverso cinque pratiche sono stati sottratti 273 mila euro. Dagli accertamenti è emerso che gli indagati stavano trattando altre undici pratiche di remissione, per un importo complessivo di 560 mila euro.

IL COMMENTO - "Quello che rende particolare questa operazione - ha spiegato il procuratore aggiunto Leonardo Agueci - è il fatto che questo episodio riguarda pensionati per cifre modeste, sfortunati in partenza, perché avevano già incontrato difficoltà nel ricevere la somma per cause indipendenti dalla loro volontà. In questi casi - ha aggiunto - era più facile potere operare attraverso un meccanismo che prevedeva la creazione di un falso codice Iban che consentiva il dirottamento della pensione su conti correnti compiacenti". (Fonte: TmNews)

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