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Cronaca

Scomparti segreti nelle auto per portare la droga da Napoli a Palermo, 5 arresti

In manette tre palermitani e due campani. In poco meno di un anno sequestrati oltre 160 chili di stupefacenti. Tra le persone fermate un giovane, dipendente di una ditta che gestisce un deposito giudizirio, che avrebbe svelato dove si trovava uno dei mezzi sequestrati con ancora della droga a bordo

Tutto è iniziato con il ritrovamento nel luglio del 2019, dentro due auto parcheggiate nel rione Danisinni, di 34 chili di hashish e 200 grammi tra coca e metadone, oltre al materiale utilizzato per il taglio e il confezionamento. La polizia ha eseguito questa mattina un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip nei confronti di due palermitani adesso rinchiusi in carcere, Gioacchino Di Maggio (39 anni) e Salvatore Gnoffo (31). Ai domiciliari invece due napoletani di 33 e 49 anni (C.A. e M.C.), rispettivamente dei quartieri Secondigliano e Chiaiano, e un terzo palermitano, P.F. (26 anni), dipendente di una ditta che gestisce un deposito giudiziario e accusato di favoreggiamento reale.

Dopo il sequestro del primo chilo di hashish, nascosto in una sorta di cassaforte in ferro saldata nel bagagliaio di una Hyundai e chiusa con un lucchetto, la polizia ha avviato le indagini mettendosi sulle tracce di Gnoffo e Di Maggio. "Secondo la ricostruzione dei fatti accolta dal giudice per le indagini preliminari - spiegano dalla Questura - si è riusciti a ricostruirne l’attività diretta all’importazione hashish a Palermo, evidentemente destinato al mercato locale dello spaccio, nonché la fitta serie di rapporti con soggetti napoletani". Seguendo il filo che portava in Campania, le attenzioni degli investigatori si sono spostate sui due napoletani.

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"La sera del 30 ottobre 2019, Gnoffo e C.A. - aggiungono dalla Questura - hanno accompagnato e preceduto a bordo di auto, con funzioni di staffetta, il campano Falanga Graziano, che proveniva da Napoli viaggiando a bordo di un’altra macchina. Falanga è stato sottoposto a controllo dal personale dell’Antidroga e della polizia stradale. Le attività di perquisizione hanno consentito di rinvenire in un vano nascosto del veicolo circa 81 chili di hashish. Il trasporto di droga ha interessato anche il Di Maggio, che a Palermo era in attesa di ricevere la sostanza stupefacente". Qui sarebbe subentrato il 26enne che lavorava in un deposito giudiziario.

Gnoffo infatti avrebbe contatto P.F. per scoprire in quale deposito si trovasse l’auto, in maniera tale da recuperare 9 chili di hashish che si trovavano in un vano "segreto" del cofano posteriore non scoperto durante la perquisizione del 30 ottobre. Prima ancora che i trafficanti potessero recuperare lo stupefacente, la polizia aveva già sequestrato la droga nascosta in una Ford C-Max. "Il custode poco dopo - chiariscono dalla Questura - avrebbe avvisato Gnoffo, invitandolo a raggiungerlo per poi consentirgli di controllare l’auto, al cui interno però non si sarebbe rinvenuta la partita di hashish cercata".

Un’altra tappa importante dell’operazione coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia e denominata "Parking" risale al 7 novembre di quello stesso anno. Quel giorno la polizia era riuscita ad arrestare un corriere della droga, Antonino Furitano, intercettato e fermato lungo l’autostrada dalla polizia stradale. Anche questa volta, perquisendo il veicolo insieme alle unità cinofile, gli agenti sono riusciti a sequestrare 30 chili di hashish. L’ennesimo blitz avrebbe quindi costretto l’organizzazione a cambiare metodi di trasporto, ma ciò non sarebbe bastato per evitare nuovi sequestri.

"L’11 febbraio il personale della sezione Antidroga - aggiungono dalla Questura - hanno arrestato in flagranza di reato Salvatore Gnoffo, Rosario Agnello e il napoletano Nicola Barattolo, che avevano ritirato presso un corriere di Carini un plico proveniente da Napoli all’interno del quale c’erano 8 chili di hashish e banconote false per 19 mila euro. Al trasporto del plico ha concorso anche il Di Maggio, che è rimasto in attesa della consegna nonché il campano M.C., che aveva effettuato la spedizione del plico dalla città di Napoli alcuni giorni prima". A Gnoffo, ricostruiscono gli investigatori, è stata contestata anche la detenzione della droga risalente al luglio 2019.

Nel complesso grazie all’attività investigativa, avviata a luglio 2019 e chiusa a febbraio 2020, è stato possibile sequestrare circa 160 chili di hashish, la cui vendita nel Palermitano avrebbe consentito di sviluppare incassi per 600.000 euro, di 200 grammi di cocaina, la somma di 19.000 euro in banconote false da 20 euro e di disarticolare un canale di fornitura di droga tra Napoli e Palermo.

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