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Cronaca Uditore-Passo di Rigano

Palermo ricorda i sette carabinieri uccisi dalla banda del bandito Giuliano

Il vicesindaco Fabio Giambrone ha partecipato alla commemorazione per la strage di Passo di Rigano per il 72esimo anniversario. Orlando: "Vergognose coperture istituzionali"

Sono stati ricordati a Palermo, nel 72esimo anniversario dell'eccidio i sette carabinieri uccisi nella strage di Passo di Rigano dagli uomini della banda del bandito Salvatore Giuliano. La strage ebbe un antefatto: erano le 18 del 19 agosto 1949 quando la banda Giuliano assaltò con bombe a mano e raffiche di mitra la caserma di Bellolampo. I carabinieri respinsero l'attacco e lanciarono l'allarme, e così da Palermo partirono i rinforzi ma i controlli effettuati per tutto il giorno diedero esito negativo. Al momento del ritorno in città, alle 21.30, all'altezza di Passo di Rigano, l'ultimo autocarro della colonna fu investito dallo scoppio di una mina tirata da un filo. L'esplosione investì il mezzo con a bordo 18 militari appartenenti al XII Battaglione mobile carabinieri di Palermo. Morirono Giovanni Battista Aloe, Armando Loddo, Sergio Mancini, Pasquale Marcone, Gabriele Palandrani, Antonino Pubusa e Ilario Russo. I resti straziati dei corpi dei sette carabinieri vennero ritrovati nel raggio di un centinaio di metri.

Sulla piazzetta ricavata dall'incrocio di via Di Blasi e via Ruggeri, luogo della strage, nel settembre del 1992, su iniziativa del Comune di Palermo e dell'Associazione nazionale carabinieri, è stata eretta una stele in memoria dei caduti dove questa mattina si è tenuta la cerimonia. Tra i presenti, oltre al vice sindaco, Fabio Giambrone, anche il prefetto di Palermo, Giuseppe Forlani, e il Comandante della Legione carabinieri Sicilia, generale di Brigata Rosario Castello, e il Comandante del XII Reggimento carabinieri Sicilia, colonnello Giampaolo Zanchi, oltre che il Comandante provinciale dell'Arma, generale Arturo Guarino.

"Il ricordo di un evento così lontano nel tempo - sottolinea Giambrone - è l'occasione per rendere un doveroso omaggio al sacrificio di quanti allora persero la vita ed esprimere, ancora una volta, gratitudine e apprezzamento per il lavoro svolto quotidianamente da donne e uomini dell'Arma, a difesa della legalità e del vivere civile".

"Un eccidio organizzato dalla banda di Salvatore Giuliano - scrive in una nota il sindaco, Leoluca Orlando - che, con la violenza e l'alleanza con poteri criminali, voleva imporsi sul territorio, grazie a vergognose coperture istituzionali. Una strage che non dev'essere dimenticata affinchè si comprenda che se l'Italia e' una democrazia, e se la Sicilia non è finita nelle mani di un separatismo violento e criminale, lo si deve anche al sacrificio di tanti, come quei sette carabinieri che furono vittime dell'attentato".

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