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Le cose da sapere prima di vedere "Paolo Borsellino - I 57 giorni", oggi su Rai 1

Per il trentesimo anniversario della sua scomparsa, va in onda una ricostruzione degli ultimi giorni del grande magistrato. Una occasione per ripercorrere la sua intensa vita

Questa sera, 19 luglio, alle 21.20 Rai 1 trasmette “Paolo Borsellino - I 57 giorni”, un film per la televisione che vede Luca Zingaretti nei panni del grande magistrato. I 57 giorni del titolo sono quelli che separarono la morte di Giovanni Falcone da quella di Paolo Borsellino: a trent’anni dalla strage di Via D’Amelio ricordiamo la sua vera storia.

La storia di Paolo Borsellino, dall'inizio 

Paolo Borsellino nacque a Palermo il 19 gennaio 1940, figlio di Diego Borsellino e Maria Pia Lepanto e fratello di Adele, Salvatore e Rita. Conseguì la maturità classica e si iscrisse poi alla facoltà di Giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Palermo. Laureatosi nel 1962, partecipò nel 1963 a un concorso per accedere alla magistratura: diventò il più giovane magistrato italiano in attività. A partire dal 1967 diventò prima Pretore di Mazara del Vallo e poi Pretore di Monreale, dove cominciò a combattere la cosca mafiosa locale. Il suo stretto collaboratore, il capitano dei Carabinieri Basile, venne ucciso dalla mafia. Poco dopo a Borsellino e la sua famiglia fu affidata la scorta.

Nel 1975 Paolo Borsellino cominciò a prestare servizio presso l’Ufficio istruzione del Tribunale di Palermo. Qui ebbe a che fare per combattere i clan mafiosi di primo piano e si occupò di Boris Giuliano. In tale periodo strinse un forte legame con il giudice Rocco Chinnici, a capo dell’ ufficio. Quando quest'ultimo, altro nome di punta della lotto contro la mafia, fu ucciso, subentrò al suo posto Antonino Caponnetto, artefice del noto cosiddetto “pool antimafia”, composto da Paolo Borsellino, Giovanni Falcone, Giuseppe Di Lello, Leonardo Guarnotta e dallo stesso Caponnetto. Questo assetto cominciò a smontare con maggiore incisività gli assetti mafiosi andando ad indagare i patrimoni bancari degli stessi e ordinando misure di custodia a criminali come Vito Ciancimino. In quel periodo i pentiti Tommaso Buscetta e Salvatore Contorno cominciarono a collaborare con la giustizia.

Nel 1985 Borsellino e Falcone vennero ospitati, per ragioni di sicurezza, nella foresteria del carcere dell’Asinara, dove continuarono a lavorare per il maxi-processo che condannò poi 342 persone, tagliando le gambe a Cosa nostra. Paolo Borsellino fu poi nominato Procuratore della Repubblica di Marsala e nel 1992 fece ritorno al Tribunale di Palermo come Procuratore aggiunto per coordinare l’attività distrettuale antimafia. Quando il 23 maggio 1992 Giovanni Falcone, suo collega e amico di vecchia data - si conoscevano fin da bambini – perse la vita nella strage di Capaci, Borsellino subì un durissimo colpo. Il 19 luglio 1992, dopo un pranzo familiare si recò a casa di sua madre. Al suo arrivo, in via D’Amelio, un’auto piena di tritolo esplose e provocò la morte di Borsellino Insieme a lui morirono cinque agenti della sua scorta: Emanuela Loi, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. Paolo Borsellino lasciò la moglie Agnese Piraino Leto, sposata nel 1968, e i tre figli: Lucia, Manfredi e Fiammetta.

La famiglia rifiutò i funerali di Stato, accusando il mondo della politica di non aver difeso il giudice, quando tutti erano coscienti dei rischi che stava correndo.

Il cast

Luca Zingaretti: Paolo Borsellino

Lorenza Indovina: Agnese Piraino Leto

Enrico Ianniello: Antonio Ingroia

Aurora Quattrocchi: Maria Pia Lepanto

Andrea Tidona: Pietro Giammanco

Antonio Gerardi Gaspare Mutolo

Dove vedere Paolo Borsellino - I 57 giorni in tv e in streaming 

Paolo Borsellino - I 57 giorni va in onda questa sera, 19 luglio, alle 21:25 su Rai 1 e in live streaming e on demand su RaiPlay.

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