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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca Politeama / Via Isidoro la Lumia

Quei minuti di delirio in via La Lumia: i video, i testimoni, il ferito a terra e la fuga con la pistola in pugno

Dopo gli arresti per la rissa del 10 dicembre, restano ancora tante persone da identificare, compresa una definita come "moribonda" e soccorsa da un gruppo che l'avrebbe portata in piazza Nascè. Importante il contributo fornito dai titolari di due locali per ricostruire i fatti. Uno degli indagati era stato bloccato 3 giorni dopo per aver spintonato i carabinieri

Sono pochi minuti ma di follia totale, tra urla, colpi di pistola - ben nove - spintoni, calci e pugni anche a una persona finita a terra, descritta come "moribonda", e soccorsa non da un'ambulanza, ma trasportata a braccio da altre, e una folla impaurita che si sposta tra via La Lumia e via Quintino Sella. In mezzo a quelle decine di giovani, intorno alle 3.20 del 10 dicembre scorso, secondo la Procura, ci sarebbero stati Marco Cucina, finito in carcere perché sarebbe stato proprio lui a sparare con una Luger calibro 9, Salvatore Emanuele, che è finito ai domiciliari, ed S. M., che è stato sottoposto all'obbligo di dimora a Palermo e di presentazione alla polizia giudiziaria. Ma per i carabinieri, coordinati dal procuratore aggiunto Ennio Petrigni e dal sostituto Giulia Beux, i partecipanti sarebbero ben più numerosi e tanti di loro sono ancora in corso di identificazione. Compreso il ferito, di cui non si ha alcuna altra notizia se non quelle captate dalle telecamere di sorveglianza quella notte.

La rissa e gli spari in via La Lumia

L'arresto per resistenza, le ferite e l'appuntamento al bar

Dall'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip Emerlinda Marfia emerge la ricostruzione di quella serata, immortalata peraltro in un filmato amatoriale che subito dopo aveva fatto il giro della rete. Gli investigatori, però, hanno utilizzato anche le dichiarazioni di due testimoni - titolari di locali in quella zona - i tabulati telefonici e i social. Viene fuori, inoltre, che subito dopo la rissa, il 13 dicembre, i carabinieri erano andati allo Sperone per perquisire le abitazioni di Cucina ed Emanuele. Arrivati in via Sacco e Vanzetti erano stati però notati da un gruppetto di persone, in cui ci sarebbero stati sia Cucina che S. M., che subito sarebbe scappato, persino sui tetti. S. M., che avrebbe spintonato i militari, era stato arrestato in flagranza per resistenza a pubblico ufficiale. Sul volto avrebbe avuto delle ferite, che avrebbe rimediato, secondo l'accusa, nello scontro di via La Lumia. Gli inquirenti hanno poi accertato che intorno alle 6 del 10 dicembre, gli indagati insieme ad altre persone si sarebbero dati appuntamento davanti ad un bar dello Sperone e il loro incontro è stato ripreso dalle telecamere di sorveglianza di un altro negozio. Cosa si siano detti e perché si siano visti al momento però non è chiaro.

Chi sono gli indagati per la rissa

Le botte, gli spari e la fuga in scooter

I carabinieri hanno ricostruito che in quel parapiglia, Emanuele avrebbe tirato un altro ragazzo per la maglietta, dandogli un pugno e poi colpendolo mentre era a terra, stessa persona che anche Cucina avrebbe preso a calci, mentre S. M. avrebbe preso a pugni un altro partecipante allo scontro. Una delle vittime, come si vedrebbe nei video, resta a terra, apparentemente priva di conoscenza, le sarebbe stata tolta poi la maglietta da persone non identificate, che a braccio l'avrebbero portato in direzione di piazza Nascè e del Borgo. Nel mentre, sempre dalle immagini, si noterebbe chiaramente Cucina che, dopo aver sparato una serie di colpi si allontana con in mano la pistola e poi spara un colpo in aria in via Quintino Sella e successivamente ancora un altro. Infine nei video ci sarebbe anche la fuga in scooter dell'indagato, alle 3.26, assieme ad un altro soggetto con cui sarebbe arrivato alle 2.08.

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La testimonianza dei titolari di due locali

Importanti per le indagini sono state anche le testimonianze di due titolari di locali che si trovano nella zona di via La Lumia. Il primo ha riferito che intorno alle 3 ha sentito le urla di persone che stavano litigando e poi alcuni colpi di pistola e che ha visto molte persone coinvolte in una rissa e altre impaurite scappare, così come ha notato una persona avvicinarsi ad una macchina, impugnare una pistola e sparare in aria e poi ripartire su uno scooter. Un altro imprenditore ha raccontato che anche lui, intorno alle 3.20, dopo aver sentito i colpi di pistola, ha visto la folla scappare e un persona a terra, moribonda, presa di peso e spostata verso il Borgo.

Il complice sconosciuto

I carabinieri, sempre grazie alle telecamere di sorveglianza, hanno ricostruito i movimenti dello scooter che sarebbe stato utilizzato da Cucina quella sera. A mezzanotte e 52 sarebbe stato immortalato nella zona del Foro Italico con a bordo due persone, e poi al suo arrivo in via Quintino Sella, alle 2.08. I due avrebbero salutato persone sedute ai tavoli di un locale, in cui poi sarebbero entrati. Sempre dai video si vedrebbe poi Cucina uscire con un bicchiere in mano e andare verso via La Lumia. La rissa, a cui avrebbe preso parte, sarebbe iniziata con una discussione, poi con degli spintoni e si vedrebbe anche Emanuele che prova ad allontanare Cucina, con cui poi parla. Più persone avrebbero cercato di contenere Cucina e successivamente si sarebbe avvicinata anche la persona ancora non identificata che era con lui sullo scooter. Alle 3.30, dopo la fuga, il mezzo è stato infine immortalato in via Cala, vicino a Porta Felice, poi all'altezza dell'incrocio via Lincoln, e poi proseguire verso lo Sperone.

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