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L’uragano Lafferty dopo la paura Cesena battuto: sfatato il tabù Barbera

Il Palermo torna alla vittoria casalinga in campionato dopo più di quattro mesi. Vantaggio romagnolo di De Feudis, ma l'ingresso del nordirlandese cambia la partita. Prima realizza su punizione il pareggio, poi si conquista il rigore della vittoria

Il Palermo torna a vincere al Barbera in campionato. Non succedeva dal 29 aprile, quando a cadere fu l’Inter di Stramaccioni. Oggi siamo in un’altra serie e la vittima è la meno nobile Cesena. Ma se quei tre punti non servirono alla salvezza, questi rappresentano invece un altro piccolo mattoncino per riconquistare la serie A. Cementato da Lafferty ed Hernandez dopo l’iniziale vantaggio cesenate. Ancora si è molto lontani dal gioco che vorrebbe Gattuso (espulso nei minuti di recupero), ma partita dopo partita qualcosa si inizia a intravedere. L’unico dubbio che rimane è il sistema di gioco: un 4-3-1-2 molto “bloccato” laddove, con squadre che giocano chiuse come i romagnoli questa sera, servirebbe utilizzare più le fasce.

LE PAGELLE

SINTESI E GOL: VIDEO

ANDAMENTO LENTO. Gattuso conferma Di Gennaro dietro Hernandez e Dybala. Ma chi prevede fuoco e fiamme almeno nel primo tempo rimane deluso. La prima frazione di gioco è una noia mortale e scorre via come una tersa giornata di luglio. L’unico lampo è di Dybala che al 15’ gira al volo una torre di Di Gennaro, la conclusione è spettacolare quanto centrale. Serve ben altro per scatenare la tempesta. Da un lato i romagnoli, messi bene in campo col 3-5-2, chiudono benissimo tutti gli spazi soprattutto a centrocampo: dove un paio di volte riescono a recuperar palla ed essere pericolosi dopo due disimpegni sbagliati di Morganella prima e Pisano poi.

Dall’altro lato la manovra dei rosa è lenta e prevedibile. Sulla mediana né Barreto, né Bolzoni riescono ad accendere l’interruttore, Stevanovic è non pervenuto. Gli unici grattacapi per la difesa cesenate arrivano quando i tre là davanti decidono di giocare di prima con bei triangoli, ai quali però manca sempre la precisione nell’ultimo passaggio. Il Cesena si adegua al ritmo da amichevole estiva e prova a mettere la testa fuori solo con qualche ripartenza. In evidenza sulla sinistra Renzetti, che da solo mette in affanno Morganella più di una volta.

URAGANO LAFFERTY. L’inizio ripresa è da brividi. Al 53’ Munoz e Morganella pasticciano, il pallone finisce all’ottimo Renzetti il quale serve De Feudis che batte Sorrentino con un preciso diagonale. Il gelo avvolge il Barbera. A questo punto Gattuso teme per la partita (e la panchina) e corre ai ripari inserendo Lafferty per un evanescente Di Gennaro, arretrando Dybala nel ruolo di trequartista. La mossa di RG porta i suoi frutti dopo soli otto minuti. Il nordirlandese infatti ripaga l’allenatore prima siglando il pareggio con un perfetto calcio di punizione dai 30 metri degno del miglior Pirlo. Dopo costringendo il difensore Volta al fallo di mano in area che vale il rigore per il Palermo. Hernandez non sbaglia e dopo tante polemiche festeggia sotto la Nord come se avesse segnato in finale di Champions. Dalle stalle alle stelle in appena otto minuti. Il Cesena per forza di cose è costretto a cambiare il suo modo di giocare, lasciando più spazi al Palermo. Una manna per gli attaccanti rosa che però non riescono a sfruttarli a dovere. Finisce 2-1. Tre punti e (per ora) va bene così.

TABELLINO
PALERMO 2.
Sorrentino, Morganella, Munoz, Terzi, Pisano (60’ Daprelà); Bolzoni, Barreto, Stevanovic, Di Gennaro (55’ Lafferty), Dybala (86’ Lores), Hernandez. Allenatore: Gattuso

CESENA 1. Campagnolo, Volta, Capelli, Krajnc, Consolini (79’D’Alessandro), De Feudis (55’ Cascione), Alhassan (70’ Granoche), Coppola, Renzetti, Defrel, Succi. Allenatore: Bisoli.
Marcatori: De Feudis (C) al 53’, Lafferty (P) al 60’, Hernandez (P) al 68’.
NOTE. Ammoniti: Alhassan (C), Volta (C), Hernandez (P). Spettatori: 11.741

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