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Corini spinge il Palermo: "A Firenze venderemo cara la pelle"

Il neo tecnico riaccende l'entusiasmo dei tifosi: "Un test molto difficile, capiremo di pasta siamo fatti. Ma bisogna cambiare quest'inerzia". Speranza svedese: "Quaison e Hiljemark possono essere determinanti. Pezzella può giocare alla Chiellini"

“Io e i miei ragazzi venderemo cara la pelle. Ai tifosi del Palermo dico grazie”. Nonostante Eugenio Corini si sia ripreso la sua cara e amata città da poco più di due giorni, l’entusiasmo o quanto meno le speranze dei tifosi rosanero si sono assolutamente riaccese. Dalle parole, però, bisogna passare ai fatti. E domani alle 20.45 c’è la Fiorentina: “Ci aspetta una partita difficile – afferma il tecnico rosanero - . Chi andrà in campo dovrà avere grandi motivazioni. La reazione che ha avuto la squadra di Sousa a Milano deve essere un esempio per noi. Oggettivamente è una partita molto complicata,  ma nello stesso tempo sarà un bel test per capire realmente di che pasta siamo fatti”.

Due giorni per conoscere la squadra e per preparare una partita così delicata. Fra infortuni e squalifiche Corini dovrà capire che forma dare al suo nuovo Palermo. “Giovedì – confessa – ho trovato la squadra un po’ stanca e confusa. Da venerdì invece siamo entrati più nel dettaglio. Devo ammettere che ho trovato dei ragazzi molto disponibili. Al di là delle assenze e delle squalifiche, quello che vedremo a Firenze sarà il Palermo più forte che possiamo permetterci in questo momento. Cionek – svela Corini – ha recuperato e sarà a disposizione. Pezzella, invece, penso che abbia grandi qualità fisiche e a mio avviso può giocare anche nel ruolo di difensore centrale. Un po’ come Chiellini tanto per intenderci. Henrique non ci sarà. Il centrocampista brasiliano però sarà fondamentale per noi una volta recuperato”.

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Un Palermo che potrebbe ripartire da due giocatori che finora non sono riusciti a mettersi in evidenza: Quaison e Hiljemark. “Finalmente ho potuto osservarli più da vicino – racconta il tecnico bresciano - . Mi baso su quello che vedo in campo e vi posso garantire che entrambi possono essere determinanti per questo Palermo. Bisogna avere la forza di cambiare questa inerzia. Quello che mi aspetto domani è tanta spinta morale e tanta forza mentale. Soprattutto dai più giovani. Le partite durano novanta minuti e dobbiamo incominciare a capire che prendere un gol non è poi la fine del mondo. Le partite si recuperano e chissà, si vincono anche. Abbiamo una grande responsabilità: far tornare la gente allo stadio".

Corini che ha poi commentato nuovamente l’addio di Faggiano e l’ingresso in società di Dario Simic: “Mi è dispiaciuto molto che Faggiano sia andato via. A dire il vero non ci conoscevamo, ma una volta arrivato a Palermo era riuscito a trasmettermi tanta energia. Peccato, poteva darmi una grande mano. Simic, invece, non l’ho ancora visto. Non ho voce in capitolo per quelle che sono le dinamiche dirigenziali. Ho un buon ricordo di Simic calciatore. Una persona garbata e generosa”. Su Zamparini invece: “L’ho sentito subito dopo aver terminato l’allenamento. Mi è sembrato molto sereno. Penso – conclude - che ci vedremo a Firenze”.

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