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Domenica, 28 Aprile 2024
Tecnologia

Multiart, l'app che fa suonare i quadri anche grazie a un sassofonista palermitano

Immagini e disegni che con un clic si trasformano in musica, finalmente fruibili anche da chi non può vedere, in particolare bambini e ragazzi non vedenti o ipovedenti. Alla realizzazione ha contribuito anche il siciliano Giuseppe Palma

Arte senza confini grazie alla tecnologia: immagini, quadri e disegni che con un clic si trasformano in musica, finalmente fruibili anche da chi non può vedere, in particolare bambini e ragazzi non vedenti o ipovedenti. Da Vinci, Van Gogh, Picasso: le opere dei più grandi artisti, ma con esse qualsiasi oggetto o immagine mai realizzato o ancora da realizzare, si libereranno dalle catene delle loro cornici per diventare note e melodie grazie ai colori e a un algoritmo, unico e inedito, guidato da un'intelligenza artificiale a sua volta addestrata da artisti e musicisti. Quest’ultimo permetterà a chiunque, anche a non vedenti e ipovedenti, di “sentire” l’arte come mai successo prima: ciascun utente avrà inoltre la possibilità di costruire la propria opera multimediale, combinando immagini e suoni. C'è anche un palermitano dietro Multiart, la nuova app tutta italiana – ideata da un collettivo di artisti e sviluppata grazie a programmatori e finanziatori lombardi – già disponibile per iOS e Android in 170 Paesi e 5 lingue (italiano, inglese, tedesco, francese e spagnolo), in versione gratuita aperta a tutti (da cui sarà sempre e comunque possibile ascoltare un quadro, ma se ne potranno memorizzare solo 3 nel proprio archivio personale) e in versione premium, a 4,99 euro/mese, senza limiti per artisti, professionisti e creator digitali.  

Come funziona la app Multiart

La funzionalità principale della app consente di catturare con la fotocamera dello smartphone una qualsiasi immagine (un paesaggio, una foto, un ritratto, un oggetto, un’opera d’arte famosa) e trasformarla in musica tramite un’associazione innovativa di colori e suoni. Ciascuna immagine avrà la sua musica, unica e irripetibile: ora anche la Gioconda, la Nascita di Venere, La Notte Stellata e tutte le opere d’arte dei più grandi di sempre avranno voce propria e potranno essere “ascoltate”. Come detto serve solo un clic, anzi uno scroll: con Multiart basta inquadrare l’immagine per attivare l’algoritmo che, in pochi secondi, elaborerà ogni singolo pixel per ricostruire e raggruppare tra loro gli esacromatici (l’insieme dei colori ciano, magenta, giallo, nero, arancione e verde), a loro volta abbinati alle 88 note del pianoforte e a ulteriori 12 matrici, come la base di molte scale musicali, e ancora ai foni delle varie lingue del mondo, fino a comporre una melodia originale, unica e irripetibile, con un potenziale di combinazioni pari a 12 alla ventesima, nell’ordine dei triliardi. È in fase di implementazione la modalità shuffle: ovvero, la possibilità di riarrangiare e remixare la musica creata ad hoc per una singola immagine. Sarà così possibile ascoltare la Gioconda in versione rock, jazz o funk, sulla base della stessa melodia. L'intuizione (brevettata) di Multiart è firmata Fabio Rebuschi, sviluppata in collaborazione con Mauro Maisel Zuliani e Igor Costanzo, oggi insieme nel collettivo The DouglaS MortimerS. 

Il format gratuito di Multiart, con il suo valore ludico e didattico, è dedicato in particolare a non vedenti e ipovedenti e alle istituzioni educative che cercano d’integrare l’arte nei loro programmi didattici per stimolare creatività e apprendimento: la versione premium si rivolge invece a chiunque voglia esprimere la propria visione artistica o esplorare il mondo dell’arte multimediale, abbracciando un mercato che vale più di 2,5 miliardi di euro  (dati 2022: in crescita del 9% l’anno). Il target di riferimento: artisti emergenti, collezionisti digitali, appassionati di tech e arte, professionisti creativi (designer, musicisti e content creator).

Giuseppe Palma, sassofonista e docente del Conservatorio  di Palermo

Più di 50 artisti coinvolti

Alla realizzazione della app hanno partecipato più di 50 artisti tra cui, solo per citarne alcuni: il maestro Edmondo Mosé Savio, direttore d’orchestra e già preparatore e direttore di coro per i concerti all’Arena di Verona della band Il Volo; Giuseppe Palma, sassofonista da più di 30 anni docente al conservatorio di Palermo; Miki Borchia, dj e producer di fama nazionale e volto noto dei Belzebass; Neeli Cherkovski, poeta americano autore delle biografie ufficiali di Lawrence Ferlinghetti, Bob Kaufman e Charles Bukowski; Caterina Borghi, pittrice mantovana ideatrice della rassegna Piccola Parigi, ispirata a MontMartre. Capofila della programmazione il project manager Paolo Baldassarre, che ha già sviluppato 24 app di successo tra cui Cibarius, Italy Padel Tour e Sovafis. Il coordinamento della sezione musicale e dei rapporti con la Siae è di Massimo Mitola, dj e producer milanese dal 2014 nel team del Mazoom Lab.

Fonte: BresciaToday

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