Voto di scambio e corruzione: sospeso Sammartino, vicepresidente della Regione
Il provvedimento nei confronti dell'assessore all'Agricoltura e leader della Lega in Sicilia è scattato nell'ambito dell'operazione Pandora che ha portato a 11 misure cautelari eseguite dai carabinieri tra le province di Catania e Palermo a carico di politici, funzionari comunali e imprenditori. Le sue deleghe saranno assunte dal presidente Schifani
Il vicepresidente della Regione, Luca Sammartino, è stato sospeso per un anno per un anno dai pubblici uffici. Il provvedimento nei suoi confronti è scattato nell'ambito dell'operazione Pandora che ha portato 11 misure cautelari eseguite dai carabinieri tra le province di Catania e Palermo a carico di politici, funzionari comunali ed imprenditori. Le accuse contestate a vario titolo sono "scambio elettorale politico - mafioso, estorsione aggravata dal metodo mafioso, corruzione aggravata, istigazione alla corruzione e turbata libertà degli incanti".
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La misura, disposta dal gip del tribunale di Catania è stata notificata dai carabinieri del comando provinciale etneo. Sammartino, 39 anni, che è anche assessore regionale all'Agricoltura e leader della Lega in Sicilia, è indagato per corruzione aggravata. Avrebbe pagato un carabiniere in servizio "per eseguire attività di bonifica tecnica alla ricerca di microspie nei suoi uffici". Questa è l'accusa che la Procura di Catania rivolge a Sammartino. Nei confronti del militare il gip si è riservato di decidere: sarà interrogato e al termine dell'esame il giudice per le indagini preliminari valuterà se applicare la sospensione dal servizio, come richiesto dai magistrati catanesi.
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L'indagine, coordinata dalla Procura distrettuale di Catania e condotta dal nucleo investigativo di Catania tra il 2018 e il 2021, ha fatto emergere una serie di accordi illeciti stretti tra alcuni amministratori del Comune di Tremestieri Etneo, nel Catanese, ed elementi vicini alla cosca mafiosa Santapaola-Ercolano, per pilotare l'elezione nel 2015 a favore dell'attuale sindaco Santi Rando, oggi finito in carcere per scambio elettorale politico - mafioso e corruzione aggravata.