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Firme false, parla Renzi: "I 5 Stelle quando sbagliano fanno finta di nulla"

Intanto tra i grillini serpeggia grande preoccupazione e non sono da escludere espulsioni: "Si tratta di una vicenda clamorosa - ha detto il premier - sono uguali agli altri partiti"

Anche Matteo Renzi entra a gamba tesa nella querelle sulle firme false presentate a Palermo su una delle liste elettorali del Movimento 5 Stelle. "I Cinque Stelle son sempre così: quando una cosa riguarda gli altri gridano, urlano, sbraitano, quando riguarda loro fan finta di nulla". "Le firme sono una cosa clamorosa - ha quindi proseguito il premier - ma sono la dimostrazione che il M5s è uguale agli altri partiti".

Intanto i parlamentari palermitani coinvolti nel caso firme false si sarebbero incontrati in gran segreto per fare il punto. Le bocche restano cucite. I deputati coinvolti sarebbero Riccardo Nuti, Loredana Lupo, Claudia Mannino, Giulia Di Vita e Chiara Di Benedetto. Serpeggia grande preoccupazione. Non sono da escludere provvedimenti drastici (leggasi: espulsioni). Il rischio è quello che possa definitivamente scoppiare una faida interna. L'assemblea degli scorsi giorni (riservata agli iscritti al "Forum Movimento 5 Stelle Palermo" che fanno anche attività sul territorio), è stata ufficialmente rinviata per motivi misteriosi, a data da destinarsi.

Forse proprio per evitare che il vertice potesse trasformarsi in una vera e propria resa dei conti. E dire che l'assemblea era stata organizzata proprio per cercare di fare chiarezza sul "giallo" delle firme alle Amministrative del 2012, sollevato da "Le Iene". Un caso di portata nazionale che ha impantanato le "comunarie" ed ha innalzato la tensione all'interno del movimento, già lacerato sulle candidature alle elezioni cittadine del prossimo maggio. 

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