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Politica

Regione, maratona Finanziaria: tagli sui portaborse, resta il bollo auto per gli indigenti

Proseguono i lavori in Aula. Soddisfatto il presidente Musumeci per l'approvazione del 90% delle norme senza una maggioranza. Niente incentivi alle coppie per l'acquisto della prima casa. Beni del demanio marittimo regionale in condizioni precarie concessi ai privati per 50 anni

Il governo e la maggioranza all’Ars vanno sotto sulla norma che prevedeva l’esenzione dal pagamento del bollo auto per chi era già esente dal ticket sanitario. Prosegue la maratona all’Ars sulla manovra finanziaria della quale sono stati bocciati diversi articoli. Tra questi proprio quello che avrebbe evitato alle famiglie che posseggono una sola macchina, al di sotto del 53 chilowatt, di non pagare la tassa automobilistica. Nonostante le reazioni di buona parte della maggioranza, che attribuisce a Pd e M5S una “volontà distruttiva”, l’opposizione definisce un “bluff” l’articolo cancellato con un emendamento soppressivo. “Questa norma è incostituzionale. Leggendo l’articolo - dichiara il deputato grillino Giancarlo Cancelleri - si scopre che la norma, se tutto va bene, si rivolge forse a 10 persone. È evidente che ci troviamo di fronte a proposte manifesto buone a riempire qualche titolo di giornale”.

Portaborse, Miccichè: "Taglio da 9 milioni"

Nel corso della lunga seduta a Sala d’Ercole il governo regionale è stato messo più volte in difficoltà, ma per il presidente Nello Musumeci riuscire ad approvare il 90% delle proposte senza una una maggioranza “è un successone”. Tra gli emendamenti che hanno avuto il via libera quello secondo cui non spetterà più ai gruppi parlamentari pagare le spese di pulizia degli uffici, le bollette per l’acqua e la fornitura energetica: a farsi carico dei costi sarà l’Ars. Approvato anche l’emendamento che prevede la salvaguardia dei cosiddetti stabilizzati dei gruppi parlamenti e taglia da 58.571 euro a 38.071 euro la somma da destinare ai collaboratori esterni dei singoli deputati. "Con questo taglio - sottolinea il preside dell’Assemblea regionale Gianfranco Miccichè - risparmieremo 9 milioni in questa legislatura". I deputati potranno avere massimo due collaboratori: uno potrebbe essere il tradizionale portaborse, l’altro un collaboratore qualificato che lo aiuterà nella sua attività legislativa.

No incentivi alle coppie per comprare casa: "Un altro bluff"

Un’altra misura che non è passata e contro cui si è schierata l’opposizione è quella che prevedeva incentivi fino a 40 mila euro per le giovani coppie e destinati all’acquisto della prima casa. Una scelta che ha scatenato l’ira dell’assessore all’Economia Gaetano Armao: "Attenzione al M5S, sta eliminando tutte le norme in favore dei piu deboli, a sostegno delle famiglie in difficoltà. Si trattava di misure importanti che grazie ai voti dei pentastellati sono state bocciate". Il fondo stanziato, però, sarebbe stato di 6,5 milioni di euro e ne avrebbero potuto beneficiare solo 150 coppie. "Un altro bluff" secondo Pd e grillini. Bocciata anche la proposta dall’assessore Marco Falcone sul biglietto unico nel trasporto pubblico il cui testo recitava: "Per favorire l’integrazione tariffaria tra i servizi urbani ed extraurbani, nonché l’integrazione modale gomma-ferro, l’Assessorato regionale alle infrastrutture e mobilità è autorizzato a promuovere progetti sperimentali di integrazione tariffaria tra i servizi urbani delle Città di Palermo, Catania e Messina e i servizi ferroviari regionali".

Beni del demanio marittimo ai privati per 50 anni

Approvato l'articolo 25 che punta fra le altre cose alla "valorizzazione dei beni del demanio marittimo regionale". La norma prevede che i beni immobili sulle aree demaniali marittime che si trovano in cattive condizioni potranno essere concessi in gestione ai privati per 50 anni. Il testo approvato ha subito una modifica che è servita a dare priorità proprio ai beni che si trovano in condizioni precarie. A proporla è stato il deputato Claudio Fava del movimento Cento passi che ha focalizzato l’attenzione anche sul mondo dell’agricoltura: "Con gli emendamenti approvati sul tema dell'agricoltura viene riconosciuto il diritto per gli agricoltori a ricevere in maniera più tempestiva i fondi per i danni causati dalle calamità naturali, nonché il rispetto delle erogazioni in base alle date delle declaratorie".

Ex Province, arrivano 22 milioni di euro

Mentre il governo regionale sta lavorando sull’eliminazione, o la riduzione, del contributo di risanamento della finanza pubblica statale che assorbe tutte le entrate di questi enti, è passata la norma con la quale il parlamento siciliano ha voluto dare certezze ai bilanci delle ex Province. Via libera infatti all’articolo 20 che stanzia 22 milioni di euro in più per il biennio 2018-2019: la maggior parte servirà per pagare gli stipendi dei dipendenti delle tre Città metropolitane e dei sei Liberi consorzi di comuni, mentre solo un milione di euro è stato destinato alla progettazione di opere pubbliche.

Sanità, Smi: "I 45 milioni risparmiati destinati ai Forestali"

Critici sulla manovra, in tema sanità, il Sindacato dei medici italiani e la Federazione medici e veterinari: "Cambiano gli orchestrali - dichiara Emanuele Cosentino, vicesegretario regionale Smi, area convenzionata - ma la musica resta sempre tristemente uguale: ancora tagli alla formazione e al Ssr. Una sanità pubblica impoverita, smantellata, sotto l’assedio di una escalation di aggressioni e di una violenza sociale e culturale sempre più diffusa, che ha invece bisogno dopo anni di Piano di Rientro di un colpo di reni, di investimenti sulle strutture, sui medici, sul personale, sull’organizzazione". "Vediamo 45 milioni di euro risparmiati in sanità destinati ai ‘forestali’. Ricordiamo - prosegue Cosentino insieme a Saro Di Carlo, vicesegretario Smi e dirigente Fvm - che quest’anno la Sicilia paga l’ultima rata per onorare il piano di rientro e torna regione virtuosa, ma allora ci chiediamo: a cosa sono serviti i sacrifici dei pazienti e degli operatori sanitari già fatti? Magari, poi, qualcuno la butterà in retorica e dirà che è colpa del Nord che si approfitta del Sud".

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