rotate-mobile
Piano di riequilibrio

Beffa per i creditori del Comune, per avere i soldi dovranno accettare un "taglio" tra il 20 e il 60%

Si dovrà presentare un'istanza entro il 10 aprile. E nella transazione si è obbligati ad accettare una decurtazione del compenso in base all'anzianità della pretesa. Lo sfogo di un libero professionista: "Avevo emesso fattura a 30 giorni, ora scopro che sarò pagato dopo mesi e di meno..."

Da ieri e fino al prossimo 10 aprile, i creditori del Comune dovranno presentare richiesta di ammissione al "piano di rilevazione dei debiti commerciali certi, liquidi ed esigibili al 31 dicembre 2021" se vogliono vedere il becco di un quattrino. In parole povere chi aspetta soldi da Palazzo delle Aquile li avrà, ma non tutti. Solo una parte. E così c'è il paradosso di chi ha vinto un bando col Comune a dicembre e si è visto - pochi giorni dopo - decurtato del 20% il compenso pattuito.  

In pratica con l'approvazione del piano di riequilibrio dei conti i fornitori di Palazzo delle Aquile che hanno staccato fattura o nota di credito ma non sono stati ancora pagati dovranno necessariamente presentare istanza - "solo ed esclusivamente in via telematica" - per riscuotere una parte del credito vantato. Il quantum, rispetto alla cifra fatturata, prevede infatti riduzioni dal 20% al 60% in base all'anzianità della pretesa. Prendere o lasciare. Altrimenti il credito sarà cancellato dal Comune. Così prevedono le norme contenute nella legge di bilancio per i Comuni che hanno approvato la manovra di riequilibrio.

Un danno, con annessa beffa, per le aziende che hanno fornito al Comune beni e servizi, ma che di fatto vengono obbligate a firmare una transazione che impone un taglio dei compensi. E' il caso di un libero professionista, che a PalermoToday racconta: "A dicembre mi è stato assegnato un bando dal Comune per la prestazione di un servizio, con una cifra pattuita e già negoziata al ribasso. Ebbene, pochi giorni dopo scopro che di questa cifra - circa 30 mila euro - forse ne vedrò l'80%. E perlopiù a giugno - conclude - quando io avevo emesso fattura a 30 giorni. Un'assurdità".

Infatti entro il 15 maggio la Ragioneria generale dovrà calcolare l'intero ammontare dei debiti. Dopodiché i creditori verranno chiamati per le transazioni, che dovranno essere firmate entro il 15 giugno. Nei successivi 20 giorni scatterano i mandati di pagamento. In questo modo, e grazie alla legge di Bilancio, il Comune potrà risparmiare una parte dei debiti verso terzi: 53 milioni relativi al 2021 e 70 milioni del 2020.  

Dalla data di approvazione del piano di rilevazione dei debiti commerciali e fino al completamento transazioni, è previsto il blocco delle procedure esecutive e dei pignoramenti. Inoltre, i debiti non producono interessi né sono soggetti a rivalutazione monetaria.
 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Beffa per i creditori del Comune, per avere i soldi dovranno accettare un "taglio" tra il 20 e il 60%

PalermoToday è in caricamento