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Dehors, sì del Consiglio a procedure più semplici e veloci: ora però serve la modifica del regolamento

Mano tesa ai ristoratori: Sala delle Lapidi approva un ordine del giorno bypartisan che impegna l'amministrazione ad eliminare un bel po' di burocrazia nell'iter di concessione del suolo pubblico. Ma per rendere effettive le deroghe bisognerà ritornare in Aula. La soddisfazione dell'assessore Martorana e le reazioni dei consiglieri

Con un ordine del giorno approvato trasversalmente (27 favorevoli, un solo contrario), il Consiglio comunale impegna l'amministrazione a semplificare ed a accelerare la autorizzazioni per l'ultilizzo del suolo pubblico. Mano tesa dunque a bar e ristorante, tra i più colpiti dal Covid, che potranno collocare sedie, tavolini e dehors all'esterno dei locali - anche nelle strisce blu - eliminando un be po' di burocrazia. Il passaggio decisivo, per rendere effettive le deroghe, è però la modifica del regolamento consiliare.

Il via libera all'atto da parte di Sala delle Lapidi arriva quasi in contemporanea alla direttiva emanata dal sindaco Orlando, che autorizza gli uffici ad applicare sin da subito le deroghe al vigente regolamento, ma che non ha nessun valore vincolante. La competenza infatti resta in capo al Consiglio. Gli uffici adesso, si spera già la prossima settimana, dovranno portare in Aula le modifiche al regolamento per l'occupazione del suolo pubblico.

Intanto il Consiglio ha indivuduato le "maglie" da allargare per venire incontro alle esigenze dei ristoratori. A cominciare dalla possibilità di occupare lo spazio esterno anche se non è di fronte al proprio locale, purché nelle immediate vicinanze. "Tale occupazione - si legge nell'ordine del giorno - non dovrà comunque arrecare danni a terzi, dovrà consentire il passaggio dei mezzi di soccorso, non essere in aderenza a immobili monumentali o su spazi di beni culturali o di interesse storico e non dovrà intralciare il passaggio da e per eventuali condomini adiacenti né togliere visibilità ad altri esercizi, salvo che non venga prodotto un formale assenso del condomino e dell’esercente".

L'ordine del giorno, inoltre, impegna l'amministrazione a prorogare d'ufficio tutte le concessioni di occupazione del suolo pubblico sino al novantesimo giorno di scadenza del periodo emergenziale e di accettare sino al 31 dicembre le nuove domande di concessione o ampliamento di superfici esistenti con la sola planimetria "fatta salva la possibilità di immediata installazione con perizia asseverata". 

"Pur avendo raggiunto un risultato bypartisan - commenta Giulio Tantillo, capogruppo di Forza Italia in Consiglio - questo ordine del giorno non è altro che una 'pezza' messa per risolvere un problema e consentire nell'immediato ai ristoratori di ripartire con meno burocrazia. Adesso serve il regolamento e serve pure in fretta". 

Il presidente della commissione Attività produttive, Ottavio Zacco, che martedì per protesta aveva abbandonato i lavori d'Aula, parla adesso di "provvedimento concreto da parte dei consiglieri in risposta ai tanti che fanno propaganda" e sottolinea la prova di "grande maturità del Consiglio comunale". Un concetto rimanrcato anche da Ugo Forello (Io Oso): "In questa città c'è chi lavora nell'interesse dei palermitani, ovvero il Consiglio, e chi invece si preoccupa solo di fare sterile e inutile propaganda.. Il capo area, Luigi Galatioto, ci ha detto chiaramente che la direttiva del sindaco non serviva che invece era almeno necessario un oordine del giorno del Consiglio comunale, perchè è l'unico organo che potrebbe derogare a se stesso".

Per l'assessore alle Attività produttive, Cettina Martorana, "l'ordine del giorno agevola - nelle more che il Consiglio Comunale approvi formalmente le modifiche al proprio regolamento - il lavoro degli uffici del Suap che potranno concedere le autorizzazioni richieste dai ristoratori, consentendo loro di utilizzare gli spazi all’aperto secondo procedure semplificate, sempre nel rispetto del codice della strada, dei diritti dei terzi e in condizioni di sicurezza. Il risultato realizzato oggi in Consiglio ha una grande valenza per l’intera città: nei momenti importanti, quale quello attuale, i consiglieri tutti insieme hanno lavorato in favore della collettività, con grande senso di responsabilità, favorendo la riapertura degli esercenti le attività di ristorazione, maggiormente colpiti dalla pandemia". 

Milena Gentile, consigliere del Pd, pone però il problema degli spazi di suolo pubblico aggiuntivo: "L’atto votato oggi li prevede come possibilità, ma nei fatti se ne possono avvalersi solo quegli esercizi che hanno la fortuna di trovarsi nelle immediate vicinanze di un’area pedonale. Una problematica risolvibile, come avevo proposto nel mio atto di indirizzo, solamente con un piano transitorio e temporaneo di pedonalizzazioni straordinarie in tutti i quartieri della città, che consentirebbe di creare nuovi spazi per la socialità non solo in centro. Aree pedonali che potrebbero essere arricchite anche da offerte culturali, musicali e teatrali, consentendo così anche alla categoria degli artisti, altrettanto danneggiata dalla pandemia, di avere a disposizione nuovi spazi per esibirsi. Auspico che la proposta che a breve l'amministrazione porterà ai voti del Consiglio non trascuri questa possibilità, anche valutando le pedonalizzazioni orarie, come recentemente suggerito dalla direttiva del sindaco".

L'opposizione con il leghista Alessandro Anello (vicepresidente della commissione Attività produttive) parla di "un atto di buon senso, un lavoro di squadra che marca la differenza fra l'Aula e un sindaco che ormai non solo non conta più niente, ma che fa diffondere per giunta un comunicato stampa un minuto dopo l'ok all'ordine del giorno, mortificando sostanzialmente l'operato dell'assessore Martorana che ha lavorato per cercare di risolvere il problema".  

"Ovviamente - aggiunge il capogruppo Igor Gelarda - il passo successivo che si propone la Lega è quello di portare in Aula le modifiche al regolamento. D'altra parte la Lega ha già dimostrato di essere per la semplificazione, con l'assessore regionale ai Beni culturali, che già qualche settimana fa ha semplificato la concessione del suolo pubblico in quelle zone sottoposte a vincolo di beni culturali". Infine il M5S: "Adesso - conclude la capogruppo Viviana Lo Monaco - ci aspettiamo di ricevere dagli uffici, entro cinque giorni, l'atto definitivo che contenga tutte le disposizioni votate dall'Aula, per ridare slancio al lavoro di quelle attività commerciali particolarmente compromesse dall'emergenza pandemica".

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