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Comune, Orlando incontra la maggioranza: "Sui nomi degli assessori decido io"

Nel vertice che si è svolto in vista dell'allargamento della Giunta, il sindaco si è detto pronto ad ascoltare tutti ma non consentirà a nessuno di dettargli la linea politica. Il Professore chiede un cambio di passo, verso la redistribuzione delle deleghe. Arcuri e Marino sempre in pole

Il solito Orlando. Il sindaco incontra la sua maggioranza, in vista dell'allargamento della Giunta da 8 a 11 assessori, e mette subito le cose in chiaro: "Sui nomi decido io". La riunione di ieri a Palazzo delle Aquile inizia dopo le otto di sera. E il primo cittadino ai rappresentanti della sua coalizione chiede un cambio di passo: spiega che gli assessori sono troppo carichi di deleghe e che alcune di esse andrebbero  redistribuite per dare nuovo impulso alla squadra di governo della città. Aggiunge che è pronto ad ascoltare tutti, ma che non si farà trascinare in contese politiche tra partiti né consentirà che qualcuno possa dettargli la linea. Un discorso netto, all'insegna della chiarezza, per chi mai avesse pensato di poter imporre la scelta di qualche assessore.

Che serva uno sprint per rilanciare l’azione dell'amministrazione è parere condiviso sia tra i consiglieri comunali di maggioranza sia all'interno della stessa Giunta. Dove ci sono assessori che guardano "il collega di banco" con qualche perplessità. A mettere un punto ci pensa come al solito Orlando, che chiede a tutti risultati concreti per poter passare il testimone nel 2022. Quando lui non si potrà ricandidare (è al secondo mandato consecutivo) e bisognerà affrontare elezioni difficilissime contro un centrodestra agguerrito.

Per vincere le elezioni, però, gli orlandiani devono dare alla città segnali di un definitivo cambiamento e sciogliere i nodi delle tante crisi. Dai rifiuti ai cantieri-lumaca, passando per il trasporto pubblico urbano. Per svoltare, secondo il sindaco, la strada giusta è quella di spacchettare le deleghe riequilibrando i pesi tra gli assessori. E così, dopo che il Consiglio comunale ha recepito la normativa regionale che consente di portare il numero degli assessori da 8 a 11, sarà possibile cambiare passo. Ne è convinto Orlando, deciso a cambiare l'assetto della Giunta. Senza grossi stravolgimenti, perché non si tratta di un rimpasto vero e proprio: nessuno degli attuali assessori infatti dovrebbe saltare.

Di sicuro qualcuno verrà ridimesionato, per fare spazio ai nuovi ingressi. Di nomi il sindaco non ne ha fatti. Quelli che circolano però sono sempre gli stessi. E si tratta di "vecchie conoscenze", nonché fedelissimi di Orlando: Emilio Arcuri si dovrebbe riprendere i Lavori pubblici; mentre Sergio Marino è l'indiziato per la delega all’Ambiente e ai rapporti con Rap. Se ciò venisse confermato "a farne le spese" sarebbero Maria Prestigiacomo e Giusto Catania, che verrebbero depotenziati delle suddette deleghe. Resta top secret il terzo assessore. 

"Le premesse per l’allargamento della Giunta sono distanti dalle forzature e dalle rappresentazioni caricaturali di questi ultimi giorni, messe in giro ad arte da chi probabilmente vuole ridimensionare l’azione politica e amministrativa di Sinistra Comune" dichiara Barbara Evola per smorzare l'eventuale perdita di deleghe da parte dell'assessore in quota Sinistra Comune (cioè Giusto Catania). Il capogruppo di Sc in Consiglio aggiunge: "Le parole del sindaco, invece, hanno rimesso dentro i giusti binari politici una discussione che ha l’ambizione di non disperdere, nel 2022, il valore di questa esperienza di governo". Da qui il giudizio "positivo" del vertice di maggioranza che si è tenuto ieri, perché "ha rilanciato il dialogo tra il sindaco e le forze politiche che sostengono questa esperienza amministrativa e ha posto le premesse per il rilancio dell’azione di governo".

"Siamo soddisfatti che l’allargamento della Giunta passerà da un continuo confronto con le forze di maggioranza, senza fughe in avanti né redistribuzione sommaria delle deleghe - conclude Evola, che insieme a Fausto Melluso e Giusto Catania ha partecipato alla riunione di maggioranza -. Condividiamo che sia necessario dare un nuovo slancio politico a settori dell’amministrazione che, in questo momento, sono privi d’indirizzo strategico, ciò ha determinato che alcune importanti scelte di governo sono arbitrariamente nelle mano di dirigenti e funzionari". Il vertice di maggiornaza è riaggiornato tra dieci giorni, quando il sindaco dovrebbe comunicare le deleghe che intende assegnare e i nuovi assessori.

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