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Martedì, 19 Marzo 2024
Economia

Trentamila imprese a rischio chiusura, Maria Falcone: "Solo attraverso lo sviluppo economico si può vincere la mafia"

L'intervento della sorella del giudice ucciso nel '92 nel convegno organizzato da Confcommercio a Villa Igiea: "Come diceva Buscetta, Cosa nostra è quell'organizzazione che riesce a pervadere la società onesta e una volta che si è insinuata la corrompe e la trasforma in affare funzionale ai suoi guadagni"

"Con lo slogan 'Legalità ci piace', Confcommercio organizza iniziative per la diffusione della cultura della legalità, per garantire sicurezza al nostro lavoro, perché da sola non può bastare l'efficace azione sul territorio svolta da magistratura e forze dell'ordine". Così Patrizia Di Dio, vicepresidente nazionale di Confcommercio con incarico per la legalità e la sicurezza, nel suo intervento al convegno 'Il ruolo delle rappresentanze d'impresa contro la criminalità a 30 anni dalle stragi di mafia' organizzato da Confcommercio a Villa Igiea nell'ambito dell'iniziativa 'Legalità, ci piace'.

"La crisi - ha aggiunto Di Dio - ha provocato guasti, ha determinato le condizioni di un disastro sociale in corso, ha sottratto liquidità alle imprese, ha peggiorato i rating creditizi, ha chiuso le porte del credito proprio nel momento più complesso ed ha aperto nuovi spazi al crimine e all'usura. Trentamila imprese sono oggi a grave rischio. Giovanni Falcone diceva: 'Possiamo sempre fare qualcosa'. E' la massima che io vorrei adottare. E noi imprenditori che rappresentiamo il mondo operoso del 'fare' siamo e rimaniamo convinti che possiamo sempre fare qualcosa".

"Non c'è sviluppo, non c'è impresa senza legalità e sicurezza. Parlo a nome di tante imprenditrici e tanti imprenditori onesti che fanno il proprio dovere tutti i giorni, che rispettano le regole e che creano valore sui valori. Legalità e sicurezza sono le garanzie per esercitare il nostro diritto alla libertà di impresa. Con uomini e donne sempre più liberi dalle mafie e dall'illegalità, l'impresa cresce di più, la società cresce di più, l'umanità cresce di più", ha proseguito Patrizia Di Dio. "Lasciatemi sottolineare anche la forza rivoluzionaria di chi fa il proprio dovere tutti i giorni in silenzio, senza proclami, perché lo considera la normalità del proprio agire in sintonia con il proprio sentire - aggiunge -. Pure nelle difficoltà immani, sono testimoni silenziosi di eroismo quotidiano e tassello fondamentale del grande mosaico di cui si compone la coscienza civica, baluardo della nostra stessa democrazia".

Nel corso del convegno è intervenuta Maria Falcone, sorella del giudice ucciso nella strage di Capaci del '92. "L'azione delle imprese nella lotta alla mafia - ha detto - è fondamentale e solo attraverso lo sviluppo economico si può vincere la mafia. Davanti abbiamo una grande sfida, i fondi del Pnrr che possono essere l'occasione per la rinascita per la Sicilia". "Buscetta lo diceva al maxiprocesso - ha aggiunto - Cosa nostra è quell'organizzazione che riesce a pervadere la società onesta e una volta che si è insinuata la corrompe e la trasforma in altra cosa, funzionale ai suoi guadagni. Va sempre tenuta presente la sua attitudine ad insinuarsi in tutto ciò che è legale".

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