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Economia

Rilancio del cantiere navale, Consiglio dei ministri approva decreto: sbloccati i primi 50 milioni

La norma prevede un investimento complessivo di 120 milioni. Il parlamentare nazionale del Movimento 5 Stelle, Adriano Varrica: "Consentirà la trasformazione di Palermo in polo cantieristico del Mediterraneo, generando migliaia di posti di lavoro"

Sbloccate dal Governo le somme destinate al rilancio della cantiere navale. Si tratta di circa 50 milioni di euro, fermi a causa di un intoppo buracratico. Grazie al decreto legge approvato in Consiglio del Ministri lo scorso 15 giugno le risorse potranno finalmente essere utilizzate per completare il bacino di carenaggio da 150 mila tonnellate al porto. 

"Dopo mesi di pressione sul Governo - annuncia il parlamentare nazionale del Movimento 5 Stelle, Adriano Varrica - abbiamo finalmente sbloccato le somme destinate al rilancio della cantieristica navale di Palermo che dopo trent’anni di promesse siamo riusciti ad ottenere grazie ai governi guidati da Giuseppe Conte. La norma prevede la rimodulazione di circa 50 milioni di euro su un investimento complessivo di 120 milioni, oggetto di commissariamento in capo al Presidente dell'Autorità portuale Pasqualino Monti, ad oggi pronto per andare a gara ma bloccato a causa di un dettaglio amministrativo".

La settimana scorsa proprio il bacino di carenaggio al porto era stato l'argomento di discussione tra Conte e il segretario della Fiom Cgil Francesco Foti, nel corso di un incontro avvenuto a Villa Filippina dove il leader del M5s si trovava in occasione della campagna elettorale. Questo perchè quand’era presidente del Consiglio Conte si è occupato della vicenda approvando un finanziamento da 120 milioni di euro. L’opera, ferma da 40 anni, è stata chiesta con insistenza negli anni dal sindacato che sostiene potrebbe essere realizzata nel giro di 20-22 mesi

"L'ex premier - dichiarano il segretario generale Fiom Cgil Palermo Francesco Foti e i rappresentanti delle Rsu Fincantieri della Fiom Serafino Biondo e Giancarlo Macchiarella - ci aveva rassicurato su un suo intervento, che si è concretizzato con il via libera al decreto. Nel luglio del 2018, all’iniziativa ‘Parla il Cantiere’ organizzata dalla Fiom e dalla Cgil, alla presenza del segretario nazionale Maurizio Landini, incontrando l’amministratore delegato di Fincantieri Bono e  il presidente dell’Autorità Portuale, Monti, avevamo messo al centro della discussione gli investimenti necessari per il rilancio dello stabilimento e dei carichi di lavoro, strappando l’impegno di tutti sul completamento del bacino da 150 mila tonnellate. Adesso finalmente ci avviciniamo alla meta".

“È una bellissima notizia - commenta Pasqualino Monti, presidente dell’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia occidentale - essere arrivati, dopo ormai oltre un anno, alla definizione del decreto. Avevamo un finanziamento la cui erogazione era prevista in quindici anni mentre noi l’opera riteniamo di realizzarla in quattro: è evidente come i tempi non fossero compatibili. Il decreto, invece, mette gli importi complessivi delle quote su un numero inferiore di anni, non solo per le nostre opere ma per tutte quelle comprese nel documento. Dunque, è ora possibile modificare il nostro decreto ministeriale di finanziamento. L’augurio - conclude Monti - è che quest’ultimo atto di rimodulazione avvenga in velocità, in modo da ottenere il via libera per l’espletamento della gara e l’inizio della costruzione del bacino, considerato che abbiamo già chiuso la manifestazione di interesse e, dunque, siamo a conoscenza dei soggetti che saranno chiamati a formulare l’offerta finale”. 

"Questo investimento - continua l’esponente cinquestelle componente della Commissione ambiente, territorio e lavori pubblici - consentirà nei prossimi anni di rendere concreto il progetto di trasformazione di Palermo in polo cantieristico del Mediterraneo, generando migliaia di posti di lavoro. Come rappresentante delle istituzioni - conclude Varrica - garantirò massimo supporto nel superare ogni difficoltà che dovesse emergere, consapevole della strategicità di questo investimento per il futuro della nostra città”.


 

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