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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

Conte incontra la Fiom a Palermo: "Bacino da 150 mila tonnellate, accelerare l’iter dell’opera"

Questo l’argomento al centro di un incontro che si è svolto ieri sera tra il leader del movimento 5 Stelle e il segretario della Fiom Cgil Francesco Foti, a margine di un incontro elettorale a Villa Filippina

Lo sviluppo della cantieristica navale e la realizzazione del  bacino da 150 mila tonnellate. Questo l’argomento al centro di un incontro che si è svolto ieri sera tra il leader del movimento 5 Stelle Giuseppe Conte e il segretario della Fiom Cgil Palermo Francesco Foti, a margine di un incontro elettorale a Villa Filippina.

L’incontro con la Fiom è stato voluto dallo stesso Conte: quand’era presidente del Consiglio seguì da vicino, grazie al pressing della Fiom e all’impegno del deputato 5 Stelle Adriano Varrica, la vicenda del bacino di carenaggio del Cantiere Navale di Palermo, approvando un finanziamento da 120 milioni di euro.

Un’opera ferma da 40 anni, che la Fiom ha chiesto con insistenza negli anni di portare avanti e che potrebbe essere realizzata nel giro di 20-22 mesi.

“Che la politica svolga il suo compito e si interessi a risolvere i problemi è un fatto importante – dichiara Francesco Foti -   Sono stati tanti in questi anni i politici di passaggio al Cantiere Navale di Palermo. Abbiamo sentito fare tante promesse ma nessuno ha poi mantenuto gli impegni presi. Il finanziamento, assegnato all’Autorità di sistema portuale, in questo momento è impantanato e bisogna risolvere alcuni problemi burocratici. Riteniamo che portare avanti questo progetto sia importante e per questo chiediamo che i finanziamenti siamo subito messi a disposizione per la costruzione dell’opera, fondamentale per il rilancio delle costruzioni navali”.

“A Conte – aggiunge Francesco Foti – ho rappresentato inoltre la drammaticità della situazione del lavoro e dell’industria a Palermo e provincia.   Nelle aree industriali da anni si è creato il vuoto, non ci sono nuovi insediamenti di rilievo e i pochi rimasti dopo la fuga dei grandi gruppi faticano a sopravvivere. Nei prossimi dieci anni, senza nuovi investimenti e servizi per le imprese, le zone industriali rischiano di svuotarsi del tutto. E’ necessario quindi che la politica si renda conto della situazione e degli investimenti che servono per eliminare la condizione di arretratezza, rilanciare lo sviluppo e per la salvaguardia dell’occupazione, nostro principale obiettivo”.

Un faccia a faccia sui problemi dell’industria a Palermo che la Fiom giudica proficuo. “Conte verificherà lo stato delle procedure per accelerare l’iter di realizzazione del bacino – prosegue Foti – e la Fiom si è impegnata a consegnare a Conte un  dossier sugli scenari produttivi della città di Palermo e provincia partendo da un censimento dell’attuale  situazione occupazionale e lavorativa”.

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