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Cronaca

Orlando: "La ztl si farà perchè la vogliono tutti", ma avvia l'iter per i rimborsi

Il primo cittadino non retrocede e procede nella sua battaglia neanche dopo lo schiaffo del Tar che ha di fatto congelato l'ordinanza: "Scoraggiare il traffico veicolare privato"

"La ztl si farà". Leoluca Orlando non retrocede di un millimetro neanche dopo lo schiaffo del Tar che ha di fatto congelato l'ordinanza. Il sindaco, a margine di una conferenza a Palazzo delle Aquile, conferma che prima o poi le zone a traffico limitato saranno realtà. "Non saremo mai una città moderna e europea se non saremo in grado di scoraggiare il traffico veicolare privato. Risolveremo i conti economici dell'Amat, che sono comunque una cosa diversa rispetto alla salute dei cittadini. Insomma, gli uni non dipendono dagli altri".

E scorre su un binario parallelo anche il tema rimborsi. Orlando ha annunciato che i cittadini che avevano già acquistato il pass saranno risarciti: "Ho appena convocato i legali del Comune perché sia riconosciuto il diritto al cittadino di essere rimborsato o che il pass già acquistato sia riconvertito, perché la ztl a Palermo si fara". E' questo il punto fermo del sindaco. La sua crociata prosegue, mentre la questione è piombata in un mare di polemiche. "Noi andremo avanti sulla strada della ztl, con un approfondimento tecnico - ha aggiunto -. Io insisto su una battaglia che è quella della mobilità sostenibile. La buona notizia è che adesso tutti discutono non se la ztl si farà o meno ma come farla. Anche quelli che si sono opposti si sono resi conto che forse hanno esagerato ma grazie a questo sindaco andremo avanti su questa strada. Tutti ormai sono convinti sostenitori".

Nel corso del vertice pomeridiano tra Orlando, Giusto Catania e i legali del Comune sono state studiate le modalità e i tempi del rimborso per i pass. Una vicenda che resta comunque ingarbugliata. "Gli avvocati esamineranno la complessiva situazione giuridica per poi fornire una relazione al sindaco - si legge in una nota -. Palazzo delle Aquile ha anche disposto la costituzione di un gruppo di lavoro tecnico composto da componenti degli Uffici Ambiente e Mobilità del Comune e da tecnici dell’Amat per un approfondimento dei dati relativi sulla sussistenza degli interventi sul trasporto privato e relativi al potenziamento del trasporto pubblico e alla riduzione dell’inquinamento atmosferico e del traffico veicolare privato". 

La coda dei veleni intanto si allunga. Il segretario provinciale del Pd di Palermo Carmelo Miceli sceglie un mix tra rabbia e ironia: "Se Catania fosse davvero 'giusto' dovrebbe dimettersi e insieme a lui dovrebbe dimettersi anche il presidente del Consiglio comunale Totò Orlando che ha impedito il dibattito in aula non convocando il consiglio da quasi una settimana. Oggi si è ammutolita la democrazia. L'assessore Catania - ha aggiunto - deve prendere atto di un fatto: il suo modo di gestire l'assessorato e le sue deleghe è fallimentare". 

Per  Nadia Spallitta, vicepresidente vicaria del Consiglio comunale di Palermo, "l’Amministrazione deve immediatamente portare in aula il Piano generale del traffico urbano aggiornato e integrato con studi specifici e scientifici di settore che consentano di conoscere l’effettiva situazione dell’inquinamento atmosferico, le aree di maggiore criticità e individuare altresì in modo scientifico i processi relativi alla mobilità urbana, idonei ad assicurare l’effettivo disincentivo del mezzo privato e l’effettiva tutela della salute, in relazione alla quale la legge impone un’analisi attenta. In altri termini le ztl non si possono improvvisare, perché si corre il rischio di commettere errori lesivi della salute stessa dei cittadini". L'ultima idea, lanciata dalla Spallitta, è quella di "introdurre ztl sperimentali e gratuite in aree limitate del territorio e già connotate da sforamenti delle emissioni di gas nocivi nell’atmosfera o caratterizzate da intenso traffico veicolare, tali da consentire una migliore conoscenza e processi di simulazione utili per i provvedimenti definitivi".

Antonella Monastra, consigliera comunale del Pd, sottolinea invece come la questione sia "uno spiacevole déjà vu dell'era di Cammarata per i palermitani, una dimostrazione da parte del sindaco Orlando e del suo assessore Catania di una notevole approssimazione ed improvvisazione condita da una insopportabile di supponenza: altro che Palermo smart city e capitale europea. Le ztl, così frettolosamente concepite, sono un colossale flop politico ed amministrativo e ancora un danno per le tasche dei palermitani. Chi ha pagato difficilmente vedrà restituirsi le somme sborsate. Inoltre nel provvedimento non è prevista nessuna graduazione in base al reddito col rischio che per le fasce più povere parti di città siano off limits, creando così discriminazione ed emarginazione".

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