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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca Cinisi

Cinisi, annullata la concessione edilizia del Comune a Villa Mautha: "E' illegittima"

Così ha deciso il direttore generale del dipartimento regionale Urbanistica dell'assessorato Territorio e Ambiente, Giovanni Salerno. Il responsabile dell'ufficio tecnico del Municipio: "Emetteremo un'ordinanza di demolizione"

Annulla la concessione edilizia rilasciata, nel 2015, dal Comune di Cinisi alla ditta "Sollena Vito" proprietaria di Villa Mautha, sala ricevimenti dove fino alla scorsa estate si sono svolti matrimoni e altri eventi. A stabilirlo il decreto del direttore generale del dipartimento regionale Urbanistica dell'assessorato regionale Territorio e Ambiente, Giovanni Salerno, datato 11 febbraio. 

"Il rilascio - si legge nel documento - è da ritenere illegittimo e le controdeduzioni prodotte dalla Ditta e dal tecnico incaricato non contengono le integrazioni documentali sostanziali (perizia sul pregiudizio statico derivante dalla demolizione delle parti ritenute illegitime già con decreto del 2012) che consentono di confutare le violazioni contestate". L'Assessorato dà quindi ragione a Salvatore Di Maggio, residente di Cinisi confinante con la Villa, che ha presentato diversi esposti su presunte illegittimità sul rilascio della concessione da parte del Comune.

L'ente entro il termine di 30 giorni dalla notifica dovrà quindi adottare tutti i provvedimenti conseguenti al decreto, notificare quest'ultimo alla ditta Sollena Vito e all'ingegnere Rosolino Costanza - rispettivamente proprietario e progettista - oltre a pubblicare il provvedimento nell'albo pretorio. Contro il provvedimento si può fare ricorso al Tar entro 60 giorni. In alternativa si può fare ricorso straordinario al presidente della Regione entro il 120 giorni. 

"Ad oggi - dichiara il responsabile dell'ufficio tecnico del Comune di Cinisi Matteo Manzella - il decreto non ci è stato ancora notificato ma abbiamo ben poco da fare. Siamo obbligati a emettere i provvedimenti consequenziali (art 54 LR 71/78) ovvero un'ordinanza di demolizione. Se il proprietario ottiene la sospensiva si ferma il tutto oppure trascorsi i 90 giorni se non demolisce l'immobile si acquisirà al patrimonio indisponibile del Comune. Nell’eventualità dell’acquisizione, sarà poi il Consiglio Comunale a stabilire il mantenimento o l’abbattimento".

Nel 2012 il dipartimento regionale Urbanistica dell'assessorato regionale Territorio e Ambiente con decreto del direttore generale n.221 aveva già annullato le concessioni edilizie rilasciate dall'amministrazione nel 2006 e nel 2009 alla ditta Sollena Vito. "Il tessuto rurale originario è stato snaturato con la realizzazione di una attività turistico-ricettiva". Così la decisione presa allora venne motivata negli atti. Poi nel 2015 il rilascio della nuova concessione. Matrimoni e banchetti ricominciano fino all'estate scorsa quando la sala ricevimenti è stata posta sotto sequestro preventivo. In quella occasione, oltre ai sigilli sono scattate quattro denunce per disturbo alla quiete pubblica.

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