Vincono maxi appalto, ma "truffano fornitori e non realizzano opere": denunciati due palermitani

Dopo l'aggiudicazione di un appalto da 4 milioni di euro per la realizzazione di uno stabile destinato all'università Kore di Enna, avrebbero truffato i fornitori emettendo assegni postdatati scoperti e senza neppure completare le opere. Con questa accusa la guardia di finanza di Enna ha denunciato due imprenditori palermitani. Sono accusati di avere architettato un raggiro da 800 mila euro a danno di vari fornitori, tutti dell'Ennese.

"C.M. e S.V., entrambi residenti a Palermo e operanti nel ramo delle costruzioni di edifici civili ed industriali - spiegano dalle fiamme gialle - a seguito dell’aggiudicazione di un appalto di circa 4 milioni di euro si approvvigionavano fraudolentemente d’ingenti quantità di
materiale da costruzione, a fronte delle quali rilasciavano assegni bancari postdatati privi di provvista, senza neppure completare le opere appaltate. Se da parte sua, infatti, la Kore saldava regolarmente la somma di circa 3.500.000 euro per lavori solo parzialmente eseguiti, i fornitori si vedevano invece rifiutare la liquidazione degli assegni da parte delle banche trattarie, perché non coperti da alcuna provvista".

Le indagini sono partite proprio dalla denuncia dei fornitori. I finanzieri guidati dal colonnello Giuseppe Licari hanno analizzato i conti e i movimenti dei due imprenditori ed è emerso "un quadro di forte esposizione debitoria. I due, al fine di assicurarsi la regolare acquisizione dei materiali necessari alla realizzazione dell’opera, celavano scientemente il loro stato d’insolvenza". Devono rispondere di truffa aggravata.