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Cronaca

“Tu scuiddasti quannu”, come nasce la pagina-tormentone su Facebook

Parlano Umberto Orecchio e Domenico Castiglione che la sera del 5 gennaio tra una birra e un'altra hanno ideato la "fan page" di detti palermitani che in una settimana ha sfiorato 30 mila iscritti

“Tu scuiddasti quannu ti vivevi l’acqua ru puzzu… e ti parieva champagne!”. E’ stata questa frase detta da Domenico ad Umberto a far scattare la miccia della pagina Facebook più in voga del momento a Palermo e dintorni. Quella appunto del “Tu scuiddasti quannu….”. Un vero e proprio manifesto della “palermitanità” che in pochi giorni ha toccato quota 27 mila fan (ma mentre leggete è facile che abbiano già superato i trentamila).

L’idea di portare sul social network più popolare del pianeta quello che era un semplice gioco tra due amici storici è nata la notte del 5 gennaio tra una birra e un’altra a piazza Rivoluzione, proprio sotto la statua del Genio. “All’inizio queste frasi ce le postavamo sulle nostre bacheche – racconta Umberto Orecchio, che insieme a Domenico Castiglione è l’ideatore della pagina –, poi quella sera ci siamo detti: ‘ma perché non creare una pagina su Facebook’?”. Niente di più facile. L’indomani i due hanno acceso il pc, un paio di clic e il gioco è fatto. Un gioco che però in pochissimo tempo è diventato un tormentone. Dentro la calza della Befana infatti i due hanno trovato migliaia di fan. Che crescevano di ora in ora in maniera esponenziale. “Ricordo che mentre ero al lavoro – continua Umberto, cassiere del negozio d’abbigliamento Zara – Domenico mi mandava messaggi aggiornandomi continuamente sul numero di fan. Leggevo i numeri ed ero sconvolto”.

Per ovvi motivi la pagina non potrà mai essere esportata oltre lo stretto. Le frasi postate da Umberto e Domenico (ma non solo da loro) non sono altro che un inno alla “palermitanità”. Un modo per prendere in giro i concittadini diventati nel tempo un po’ “naif”, che magari si lamentano di qualcosa che hanno senza pensare che prima avevano ancora meno. “Abituato c’ieri alla tv Lcd 3D… tu scuiddasti quannu to patri ti usava pi telecumannu pi conciari canali”, traduzione: “Abituato eri al televisore 3D, te lo sei scordato quando tuo padre ti usava come telecomando per cambiare canale”. Dalla tecnologia al calcio. “Abituato c’ieri ai gol i Miccoli… tu scuiddasti quannu i gol i faceva La Grotteria”. Chiaro riferimento a chi ora critica il brutto momento del Palermo, dimenticando però quando i rosa navigavano tra la serie B e la C. Umberto e Domenico 2-2-2

E se prima gli ideatori degli “aforismi” erano solo Domenico e Umberto, adesso si è scatenata la bagarre per il “Tu scuiddasti quannu…” più divertente. Le migliaia di fan infatti postano sulla pagina le loro frasi. Che i due amministratori provvedono a rendere pubblici con tanto di autografo. “Abituato c’ieri au gelato ni Brioscià… Tu scuiddasti quannu t’accattavi a grattatela o meiccatinu  no bicchieri i plastica”, lo firma Pietro Lumia. Mentre Lu Ribaldo scrive: “Adoro i talent show… Tu scuiddasti quannu virievi abballari Ninu u ballerino e ti parieva John Travolta”.

Siamo stati travolti dall’affetto della gente – prosegue Umberto – e in molti ci hanno scritto che con le nostre frasi abbiamo regalato un sorriso anche in una giornata per loro buia. Molti emigranti ci hanno ringraziato perché li facciamo sentire più vicini alla loro terra. Abbiamo ricevuto messaggi anche dagli Stati Uniti, dal Messico e dal Giappone”.

E per il futuro? “Intanto voglio puntualizzare – conclude Umberto – che la nostra intenzione non era quella di far soldi. Ora il marchio è in fase di registrazione per tutelare i contenuti, nostri e dei lettori. E se in futuro dovesse nascere qualche operazione di marketing parte del ricavato verrà sicuramente devoluto in beneficenza”.

In bocca al lupo allora ad Umberto e Domenico per la loro avventura. I due stanno spopolando anche sui media. Oggi (giovedì 10 gennaio) il Giornale di Sicilia ha dedicato loro una pagina. E le radio ("Radio Lab" e "Radio Palermo Centrale") li chiamano per intervenire nelle loro trasmissioni. Ma occhio, la celebrità potrebbe darvi alla testa. E quindi: “Abituati c’ieravati ad aviri na pagina su feisbuk… Vu scuiddastivu quannu pi essere salutati da na fimmina aviavu a offriri tri birri Messina a tiesta!”

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