“Vendeva le case del Comune”, un altro vigile urbano nei guai
Chiesto il rinvio a giudizio per Pietro Pernice, 57 anni, e altre due complici. Sarebbe stato al centro di una mega truffa di compravendite fasulle di immobili di proprietà dell’Amministrazione. Orlando: “Saremo parte civile al processo”
Vendeva case del Comune dicendo che facevano parte del patrimonio in dismissione. Dopo la il caso della vigilessa-squillo, un altro agente della polizia municipale finisce nella bufera. Per Pietro Pernice, 57 anni, la procura ha chiesto il rinvio a giudizio al gup Ettorina Contino. Assieme a due complici è accusato di truffa.
Secondo quanto si legge su RepubblicaPalermo, avrebbe portato avanti la pratica simulando appuntamenti con geometri dell'Edilizia privata e delle Risorse immobiliari, con studi notarili e legali. Pernice, dal 2008 al 2011, quando era in servizio presso alcuni uffici comunali, tra cui l'Edilizia privata e quella pericolante, è stato protagonista di una mega truffa di compravendite fasulle di case di proprietà del Comune, con trenta persone trascinate a loro insaputa nel finto affare, attratti dai prezzi vantaggiosi. In tutto i tre avrebbero intascato, con gli acconti chiesti per bloccare gli appartamenti, circa un milione di euro. L'udienza preliminare è stata fissata il 13 febbraio.
E il sindaco Leoluca Orlando, informato questa mattina della vicenda, ha immediatamente predisposto che siano applicate tutte le misure disciplinari previste e ha interessato l'Avvocatura comunale affinchè predisponga un atto necessario per la costituzione di parte civile dell'Amministrazione comunale.