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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

"La stenografia tra passato, presente e futuro": giornata di studi a Palazzo Reale

Il convegno, organizzato da Anna Maria Marino - campionessa mondiale del settore e insegnante da oltre 35 anni - in collaborazione con l’Associazione di "Respeaking On Air"

Si è tenuto oggi a Palazzo Reale un convegno dal titolo "La stenografia tra passato, presente e futuro", giornata di studi che segna la primavera della stenografia, arte millenaria grazie alla quale è stata tramandata parte della storia dell’umanità. Il convegno, organizzato da Anna Maria Marino - campionessa mondiale del settore e insegnante da oltre 35 anni - in collaborazione con l’Associazione di "Respeaking On air", è stato un momento di riflessione sul presente e sul futuro della stenografia che nonostante l’età ha un’enorme valenza anche nei tempi moderni, ovviamente con il connubio sempre più stretto con le moderne tecnologie. Alto il livello dei relatori che hanno fatto, a vario titolo, un excursus storico fino ad arrivare ai tempi attuali dove si affaccia prepotentemente l’Intelligenza Artificiale che vuole sostituirsi in tutto e per tutto al lavoro dell’uomo.

Grande momento di commozione in Sala quando Anna Maria Marino ha ricordato la figura della professoressa Maria Mezzatesta Mangia, colonna dell’insegnamento stenografico cimano. Di particolare interesse l’intervento del Senato Salvo Fleres che ha evidenziato come il resoconto stenografico è stato uno strumento prezioso per la vita parlamentare e che grazie al lavoro del lavoro degli stenografi si sono potuti produrre dei resoconti di altissima qualità dando forma e dignità anche a degli interventi poco brillanti dal punto di vista sintattico e morfologico.

Altro intervento interessantissimo è stato quello del presidente dell’associazione nazionale interpreti Carmelo Donato, che ha mostrato le analogie dell’interpretazione consecutiva con la stenografia illustrando degli esempi di presa di appunti tipica del lavoro degli stessi e sottolineando le problematiche comuni con gli stenografi quando si tratta di sopperire alle involuzioni di oratori poco felici. Tutti gli interventi hanno comunque rafforzato l’idea che il lavoro dell’uomo è insostituibile rispetto a quello della macchina. "Di conseguenza - si legge in una nota -  sarebbe opportuno reinserire l’insegnamento della stenografia sia nelle scuole elementari che in molti corsi di laurea perché la stenografia è quasi una ginnastica della mente perché stimola le capacità di analisi di sintesi proprio del processo di apprendimento è come quando un bambino scompone e ricompone un giocattolo lo stenografo attraverso la scrittura elabora dei suoni e segni e quindi viene assicurato intellettualmente. 

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