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Cronaca Montepellegrino / Via Giuseppe Alessi

Giovane ferito con una pistola, il titolare del pub: "Che paura, abbiamo rischiato grosso"

I clienti dell'Oro Colato sono andati via, alcuni portandosi dietro il cocktail in un bicchiere di plastica. Almeno 4 i colpi esplosi dalla strada, tutti ad altezze diverse. Un cameriere: "Ho sentito 'via, via' e una macchina che sgommava in direzione Fiera". Proseguono le indagini della Squadra Mobile

Nessuno avrebbe visto nulla, eppure sarebbero stati esplosi almeno quattro colpi di pistola. Tre dei quali hanno anche rischiato di colpire i clienti e i lavoratori del pub Oro Colato. Proseguono le indagini della Squadra Mobile sul ferimento del 28enne F.G., arrivato intorno alle 3,20 ella scorsa notte a Villa Sofia con una ferita alla testa. "Mi hanno sparato", avrebbe detto ai poliziotti il giovane appena sceso dall’auto utilizzata per portarlo dal locale di via Alessi (ex via Autonomia Siciliana) al pronto soccorso.

"Non abbiamo sentito nulla. C’era la musica alta - spiega a PalermoToday il titolare del pub Oro Colato, Ignazio D’Agostino - e stavamo caricando il frigorifero. Ho visto uno dei miei dipendenti uscire fuori. Mi ha raccontato che ha sentito urlare ‘via, via’ e ha sentito un'auto sgommare e allontanarsi in direzione della Fiera. Solo in un secondo momento ci siamo accorti che all’esterno del locale, nelle cassette dell’Enel, c’erano i fori di alcuni proiettili. Che paura, siamo stati fortunati: io e i miei ragazzi abbiamo rischiato di essere colpiti. Una questione di centimetri".

I primi a intervenire - quasi casualmente - sono stati alcuni agenti delle volanti che hanno visto un’auto sfrecciare nella zona di via Marchese di Villabianca. Seguendo la macchina sono arrivati sino all’area d’emergenza del pronto soccorso dove hanno appreso dalla vittima stessa cosa fosse successo. Il proiettile ha raggiunto il giovane alla testa colpendolo di striscio, come poi constatato dai medici che sin da subito hanno avuto il sospetto che si potesse trattare di un’escoriazione compatibile con quella provocata da un colpo di arma da fuoco.

Il 28enne, residente allo Zen e con qualche piccolo precedente, ha firmato le dimissioni la notte stessa ed è tornato a casa con una prognosi di pochi giorni. Gli investigatori hanno passato diverse ore al locale. Prima sono stati ascoltati i lavoratori, poi è intervenuta la Scientifica per cercare eventuali tracce e acquisire le immagini di alcune telecamere di videosorveglianza che potrebbero avero ripreso qualcosa di utile per le indagini. Secondo quanto ricostruito sino ad ora i colpi sarebbero stati esplosi dalla strada, sparando dal lato in cui sorge il palazzo l’Enel in direzione del locale.

"Ero piegato dietro al bancone - racconta uno dei camerieri - quando si sono avvicinati diversi clienti. Alcuni sembravano un po’ allarmati, altri mi hanno chiesto di mettergli il cocktail in un bicchiere di plastica perché l’avrebbero portato via. Solo allora ho realizzato che era successo qualcosa. Cosa però l’ho scoperto dopo, quando è intervenuta la polizia. Noi non c’entriamo nulla e non credo neanche che fossero clienti nostri. Mi spiace solo notare la piega che sta prendendo Palermo. A volte credo che sarebbe meglio portare via da qui i miei figli, ma noi palermitani diciamo così e poi non riusciamo a fare a meno di Palermo".

Non è chiaro se chi ha premuto il grilletto avesse intenzione di uccidere. Né tantomeno quale possa essere il movente della sparatoria. I fori rivenuti nel corso dei rilievi si trovano tutti ad altezze diverse, a distanza di circa 40-50 centimetri l’uno dell’altro. Un quarto colpo avrebbe raggiunto la fiancata dell’auto utilizzata per il trasporto in ospedale, una Toyota. E non è stato ancora possibile capire se uno di questi quattro proiettili sia lo stesso che ha ferito il 28enne alla testa.

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