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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Zisa

Il concerto di Vasco e la chiusura del Cto, il Sinalp denuncia: "Salute in secondo piano per un evento"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PalermoToday

"Da tempo ormai assistiamo all'evoluzione, o per meglio dire all'involuzione, della nostra società verso l'idea dell'effimero e dell'apparire a scapito della capacità sociale di riconoscere come prioritarie, le concrete esigenze e necessità che giornalmente i cittadini affrontano. Bene che la città di Palermo accolga iniziative di rilevanza nazionale come il concerto di Vasco Rossi. Sicuramente questo evento, distribuito in due giorni, creerà un notevole indotto economico che darà una boccata di ossigeno alle imprese cittadine. Ben vengano iniziative di questo rilievo che sicuramente sono positive per il territorio, dichiara il segretario regionale del Sinalp, Andrea Monteleone, ma contemporaneamente chi amministra la città ha il dovere di non distrarre mai l'attenzione dalle reali esigenze di chi vive nel territorio. Apprendere che per dare vita al concerto di Vasco Rossi l'azienda ospedaliera Villa Sofia-Cervello decide di sospendere gli interventi programmati al Cto solo perché il presidio si trova difronte allo stadio è un assurdo ed una mancanza di rispetto verso tutti quei cittadini che hanno bisogno di cure".

"Non sappiamo chi lo abbia deciso - dichiara la delegata alla Sanità del Sinalp, Vittoria Di Bella - ma anteporre un evento musicale, importante per quanto possa essere, alla salute dei cittadini è un errore che non ha scusanti. Questa scelta è inaccettabile sapendo che oggi il servizio sanitario nazionale sta implodendo. Per una errata programmazione delle assunzioni e della gestione delle piante organiche, il Ssn sta costringendo parecchie aziende ospedaliere a chiudere interi reparti per mancanza di medici ed operatori sanitari, costringendo i cittadini a prenotazioni vergognose che sempre più frequentemente superano anche i 12 mesi di attesa per una semplice visita specialistica che però può essere l'ago della bilancia tra il vivere o il morire"

"Apprendere quindi della decisione di chiudere per due giorni l'intero Cto di Palermo è inaudito. Sarebbe bastato - dichiara la delegata di Sinalp Sicilia, Natascia Pisana - che il Comune di Palermo si fosse coordinato con l'azienda ospedaliera per predisporre un corridoio di accesso, permettendo di poter continuare ad erogare i servizi sanitari anche nei due giorni di concerto. Da tempo come sindacato denunciamo le improponibili liste d'attesa per una visita specialistica che di fatto non permettono più ai cittadini di potersi curare e effettuare quella prevenzione da sempre sbandierata dal ministero della Salute. Oggi sempre più i cittadini per curarsi sono costretti a rivolgersi alla sanità privata con costi divenuti talmente proibitivi che costringono ormai un buon 27% della popolazione italiana a rinunciare a curarsi".

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