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Cronaca

Fossili dell’era mesozoica in casa, denunciato un collezionista di Sciacca

I reperti coprono un arco temporale che parte da duecento milioni fino ad undicimila anni fa. Tra i pezzi più interessanti i resti di un elefante nano ed un ippopotamo nano. Le indagini coordinate dalla procura di Palermo

Lo definiscono il più importante recupero di reperti paleontologici mai fatto in ambito regionale. E' quello fatto dai carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale della Sicilia, che hanno ritrovato e sequestrato 867 fossili provenienti da varie località siciliane. I fossili sono stati trovati, a seguito di indagini coordinate dalla Procura di Palermo, nell'abitazione di un cittadino di Sciacca, che li aveva raccolti per svariati anni.

Ritrovamento di reperti archeologici

Gli importanti reperti vanno dall'era mesozoica alla quaternaria, coprendo un arco temporale che parte da duecento milioni fino ad undicimila anni fa. Tra i pezzi più interessanti, i resti di un elefante nano ed un ippopotamo nano, entrambe specie estinte che in epoca preistorica erano diffuse in Sicilia. Il saccense è stato denunciato per l'illecito impossessamento di beni culturali appartenenti allo Stato. "I reperti paleontologici, così come quelli di natura archeologica, - spiegano i carabinieri - appartengono allo Stato, chiunque li rinvenga, in maniera fortuita, ha l'obbligo di farne denuncia, entro 24 ore, al soprintendente o al sindaco ovvero all'autorità di pubblica sicurezza". Adesso tutti i reperti saranno consegnati al museo geologico "G. Gemmellaro" di Palermo.

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