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Cronaca

La rapina e la pioggia di proiettili sui carabinieri: 36 anni fa la morte di Antonino Favazzi

L'Arma ha commemorato l'appuntato palermitano che perse la vita nel dicembre del 1984 dopo un violento conflitto a fuoco

Un eroe che l'Arma non ha mai dimenticato. Lui è Antonino Favazzi, palermitano, appuntato dei carabinieri, ucciso 36 anni fa nel tentativo di sventare una rapina a Partinico. "Ieri, 6 dicembre, ricorreva l'anniversario della morte dell’appuntato medaglia d’argento al valor civile, Favazzi caduto mentre era in servizio", dicono dal comando dei carabinieri.

Trovò la morte in un giorno di inizio dicembre del 1984, quando aveva 34 anni. Insieme a un collega si trovava a Partinico quando arrivò la segnalazione di una rapina all’interno del circolo ricreativo del paese. Giunti sul posto i due vennero assaliti da diversi malviventi che senza esitare iniziarono a sparare una pioggia di proiettili sulla pattuglia. Ne nacque un violento conflitto a fuoco durante il quale venne ferito gravemente Favazzi. L'appuntato fu trasportato d’urgenza in ospedale. Entrò in coma e giudicato inreversibile dai medici, si spense dopo quattro giorni di agonia. 

Il giorno dopo l'accaduto furono arrestati i responsabili: due di loro vennero condannati per rapina, mentre il responsabile della morte dell’appuntato Favazzi fu condannato a 25 anni di carcere per omicidio. Favazzi lasciò la moglie e tre figlie, Roberta, Daniela e Manuela.

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