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Cronaca Tribunali-Castellammare / Via Lungarini

Piazza Marina, si sbriciola Palazzo Sammartino: "Abbiamo paura"

Va a pezzi l'edificio seicentesco. A temere maggiormente un crollo sono i residenti del condominio del vicolo che comunica con uno dei lati più pericolanti. Il Comune: "In questi mesi decideremo se rimetterlo all'asta o far partire i lavori"

L'incubo da queste parti è sempre lo stesso. Il boato, la polvere, le macerie. Basta poi svegliarsi e capire che sì, Palazzo Sammartino è ancora in piedi. Malmesso, stanco, arrugginito. Ma sempre vivo, e destinato perché no, a tornare a splendere un giorno. Come succedeva nella Palermo del Seicento, quando la struttura brillava nel fazzoletto di strade che avvolge piazza Marina. Da via Lungarini e via Merlo parte però l'Sos dei residenti che qualche giorno fa si sono svegliati con alcuni inquietanti segnali: "Sono caduti calcinacci dalla facciata e dal tetto - spiega a PalermoToday Salvatore Rappa -. Non è la prima volta, ormai capita sempre più spesso".

Palazzo Sammartino a rischio crollo - foto Bisconti

A temere di più la precarietà di Palazzo Sammartino sono i 40 residenti del condominio di via Francesco Daniele, vicoletto che comunica con uno dei lati più pericolanti, piccola viuzza larga appena due metri. Da queste parti si punta il dito contro l'amministrazione comunale: "Da tanti anni ormai si chiede la messa in sicurezza - continua Rappa - e c'è urgenza dato che proprio all'altezza del portone d'ingresso troviamo giornalmente detriti di enorme grandezza. Sono state inviate numerose segnalazioni ma come al solito se non ci scappa il morto non si muove nulla".

Edificio che in effetti rischia di cadere a pezzi da un momento all'altro. Pareti scrostate, tetti spogliati, grate che lasciano intravedere il degrado. Per anni questa struttura si è trasformata in un magazzino abusivo per i venditori ambulanti. Poi il Comune è riuscito a renderlo inviolabile, con una protezione più sicura. Fuori i lucchetti, dentro però è esploso il degrado. Topi, pulci, rifiuti, macerie. L'abbandono si è trascinato appresso anche questo. Tutto si sbriciola, si staccano le travi di legno e i solai di quello che un tempo era il primo piano, e i cattivi odori - difficili da raccontare - sono tra i protagonisti assoluti. All'esterno l'aspetto di Palazzo Sammartino è quello di una carcassa in avanzato stato di decomposizione. Un edificio che di nobiliare ormai non ha più nulla.

L'assessore al Centro Storico Emilio Arcuri ha spiegato a PalermoToday: "Anni fa si era deciso di mettere il palazzo all'asta, era spuntata anche l'opzione Confindustria, ma poi non se ne fece nulla e tutto è rimasto così. Adesso stiamo studiando la soluzione migliore. Una volta che faremo il Bilancio, vedremo se abbiamo le risorse per restaurarlo o alienarlo. Il punto è che disponiamo di una grande quantità di beni, ma ci sono poche risorse. Lo squilibrio è evidente". Nel 2009 Palazzo Sammartino era stato messo in vendita, con base della trattativa privata ridotta a circa 2 milioni di euro dopo che la precedente asta era andata deserta. "Ma vendere questa struttura resta un'impresa difficile - ha spiegato Arcuri -. Contiamo di approvare il bilancio entro il 31 luglio, poi decideremo se tenere Palazzo Sammartino e far partire i lavori, oppure se rimetterlo all'asta". Pubblico o privato, questo è il dilemma. "Certo, se si fosse intervenuti subito..."

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