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Cronaca

Coronavirus, Popolo della famiglia: "Riprendiamo ad andare a messa in sicurezza"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PalermoToday

"Se i tempi sono maturi per qualche riapertura si può anche riprendere a celebrare messa in presenza. Lungi da voler sostituirsi a chi deve elaborare un metodo valido, la nostra proposta vuole solo essere da sprone a che ciò avvenga". Lo dice Carmelo Catalano, coordinatore del Popolo della famiglia Palermo, che spiega: "Se le diocesi di Palermo, Monreale e Cefalù che sono quelle del nostro territorio, decidessero di far celebrare Messa in ogni parrocchia per due volte al sabato pomeriggio e per quattro volte alla domenica, due al mattino e due al pomeriggio, tutte agli stessi orari, si potrebbe dividere i fedeli in odine alfabetico giocando su sei eventi, con l'obbligo di partecipare alla celebrazione più vicina al domicilio nel turno dedicato all'iniziale del proprio cognome, in modo da poter avere pochi fedeli per parrocchia, tutti con mascherina, uno per banco. Farebbe fede il cognome del capofamiglia e si potrebbe optare per la comunione nella mano e per il momento senza scambio di pace. Questa non vuole essere la soluzione - continua Catalano - ma solo un incoraggiamento ai nostri Pastori ed ai nostri Vescovi. Auspichiamo che il Popolo di Dio possa tornare, anche se in sicurezza, a partecipare alla Santa Messa, e sosteniamo lo sforzo della Cei che si sta muovendo in tal senso"

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