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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Politeama / Via Emerico Amari

"La chiusura di via Amari è devastante", appello di Confcommercio al Comune

La presidente dei commercianti contro la decisione di Palazzo delle Aquile di chiudere via Emerico Amari per realizzare la metropolitana. "Chiediamo di 'liberare' - dice Patrizia Di Dio - le imprese e i cittadini da questi lavori con cantieri aperti h24, 7 giorni su 7"

Cantieri aperti h24, per scongiurare la chiusura di via Emerico Amari per undici mesi. E' la rischiesta che Confcommercio avanza al Comune, in aperto contrasto con la decisione di chiudere l'importante asse viario per undici mesi per la realizzazione della metropolitana.

"La devastante notizia della chiusura di via Emerico Amari giusto a ridosso delle festività natalizie, insieme con la programmata chiusura di piazza Castelnuovo, non può passare in secondo piano - dice Patrizia Di Dio, presidente di Confcommercio Palermo -. Siamo consapevoli del fatto che si tratti di cantieri per la realizzazione di opere di pubblica utilità. Cantieri, senz’altro necessari e di certo, quando sarà, portatori di innovazione e modernità, ma che hanno però, inibito l'accesso agli esercizi commerciali e artigianali ricadenti nelle aree interessate, contribuendo così a determinare nuove isole di povertà". 

"Già dal momento dell'insediamento lo scorso luglio, io e la mia giunta ci siamo posti il problema - aggiunge la Di Dio -, tant'è che abbiamo chiesto al sindaco e alla giunta comunale di Palermo, fin dal nostro primo incontro in luglio, di intervenire con una fiscalità di 'vantaggio' in queste aree. Del resto la normativa vigente dà la possibilità agli enti locali di deliberare speciali agevolazioni. Cosa che abbiamo richiesto, quindi,  per le imprese che ricadono nelle zone interessate ai lavori pubblici . Direi che è indispensabile una fiscalità di 'sopravvivenza' più che di 'vantaggio', da applicare a queste zone della città, con il fine di evitarne la desertificazione commerciale e artigianale e la creazione di nuova disoccupazione e povertà". 

L’art.1 comma 86 della Legge 549/1995, infatti, consente alle amministrazioni comunali di deliberare in favore di esercizi commerciali ed artigianali situati in zone precluse anche parzialmente al traffico per la realizzazione di opere pubbliche, la riduzione di tariffe di tributi comunali e "in virtù di ciò - aggiunge la Di Dio – abbiamo chiesto una riduzione delle tariffe Imu,Tari, Tasi in misura crescente in base alla durata dei lavori e quindi dei disagi e del crollo di fatturato. Abbiamo anche comunicato agli esercizi commerciali e artigianali  che rilasceremo, su richiesta degli interessati, un’attestazione sottoscritta da Confcommercio dalla quale risulti che l’azienda ha operato, in un determinato periodo, in zona preclusa al traffico per lavori pubblici, in modo da tutelarsi rispetto all’eventuale non congruità dei dati di bilancio della propria impresa".

"Siamo accanto agli imprenditori colpiti inevitabilmente da questi lavori  - aggiunge la Di Dio -, ci rendiamo conto che  i commercianti e gli artigiani che operano in queste aree in cui insistono i cantieri, in molti casi hanno già gettato la spugna chiudendo i battenti e chi ha deciso di resistere è stremato da una situazione oggettivamente penalizzante sotto il profilo economico. E le previsioni non sono certo rosee. Ci aspettiamo che il Comune venga incontro alle legittime esigenze del commercio e salvaguardi  il  diritto di impresa  - sostiene la Di Dio - perché non è comprensibile l'accettazione silente di una tempistica di esecuzione lavori così come imposta dalla società che li esegue. Riteniamo ormai indispensabile diffondere un puntuale calendario di lavori, prevedere un numero di varchi più ampio ed una tempistica di esecuzione dei lavori molto più stringente ma che lasci fuori il periodo delle festività natalizie ". “Non si può essere accondiscendenti con  un calendario dei lavori  che, lungi dal venire incontro alle legittime esigenze di impresa, sembra un accanimento contro quelle attività che hanno grandi aspettative per il mese  di dicembre che è, commercialmente, come tutti sanno, il mese più importante dell’anno. A questo punto - conclude la Di Dio - siamo noi che chiediamo al Comune di 'liberare' le imprese e i cittadini da questi lavori, chiedendo all’impresa esecutrice dei lavori, l’istituzione di cantieri  aperti H24 , 7 giorni su 7. Abbiamo visto con Expo a Milano quanto è stato fatto gli ultimi  mesi prima dell’apertura. L’emergenza a volte fa fare miracoli. E questa è certamente una situazione di emergenza" .
 

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