Mezzi guasti e raccolta rifiuti a rilento, la Rap: "Pronti a rivalerci su fornitori"
Fuori uso le macchine usate per svuotare le campane della differenziata e un terzo dei 21 mini compattatori che operano nelle strade del centro. L'azienda annuncia possibili azioni legali nei confronti delle ditte incaricate della manutenzione
Uno dopo l’altro, tutti i mezzi che la Rap utilizza per svuotare le campane della raccolta differenziata sono fuori uso. Vecchi e malconci, i cosiddetti "mono-operatore" passano ormai più tempo in officina che in strada a raccogliere l’immondizia già separata dai palermitani. E così da circa un mese – in molte zone della città – attorno alle campane stracolme, continuano ad accumularsi i rifiuti. Out per guasti meccanici anche un terzo dei 21 mini-compattatori che operano nelle strade del centro, inaccessibili ai mezzi più grandi.
La Rap, in una nota, parla di "guasto simultaneo di diversi mezzi" e di "rallentamenti nella raccolta". La situazione rischia di peggiorare se al più presto non vengono riparati i mezzi. Insomma, se non è allarme, in alcuni quartieri poco ci manca. Tanto da portare la Rap "ad avviare nei confronti di alcune ditte di manutenzioni esterne la rescissione del contratto, oltre che a valutare eventuali richieste di risarcimento dei danni arrecati all'azienda e alla città".
"La Rap - spiega il presidente Roberto Dolce - ha ereditato dall'Amia un parco mezzi decisamente vecchio, cui l'azienda ha sopperito con ingenti investimenti operati nei primi due anni di vita, soprattutto con l'arrivo dei nuovi compattatori. Per i mezzi più vecchi è necessaria una costante e costosa manutenzione che non viene però sempre svolta efficacemente dai nostri fornitori; una situazione non più tollerabile".
Sulla stessa scia il sindaco Leoluca Orlando, che aggiunge: "L'azienda ha il diritto e il dovere di garantire ai palermitani servizi efficienti e, per raggiungere tale obiettivo, deve usare tutti gli strumenti possibili. Quasi tutti hanno capito che il tempo dell'Amia usata come mucca da mungere è passato per sempre e quei pochi che non l'hanno ancora capito dovranno farsene una ragione".
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