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Cronaca Partinico

I sindaci chiudono le scuole palermitane ma Partinico fa rientrare i ragazzi in classe: è polemica

La decisione dei commissari straordinari - che va in controtendenza con l'ordinanza di Orlando e degli altri primi cittadini della provincia - viene contestata dai politici locali: "Se noi fossimo stati amministratori avremmo optato per una vaccinazione di massa". Studenti in aula anche a Misilmeri

Scuole regolarmente aperte a Partinico e Misilmeri oggi. Così hanno deciso rispettivamente i commissari straordinari, Concetta Caruso, Maria Baratta e Isabella Giusto, che amministrano il Comune da quando il Consiglio è stato sciolto per mafia, e il sindaco Rizzolo. Una scelta in controtentenza rispetto a quella degli altri sindaci del Palermitano, capoluogo compreso. Ieri sera, al termine di una riunione dell'Anci Sicilia, i primi cittadini hanno annunciato la chiusura di tutti gli istituti di ogni ordine e grado, asili nido inclusi, fino a domenica. A Palermo, Orlando ha firmato l'ordinanza. E così hanno fatto quasi tutti gli altri amministratori locali.

Partinico e Misilmeri sono mosche bianche. "In relazione alle decisioni della task force regionale sul rientro a scuola degli studenti da oggi gli istituti scolastici di ogni ordine e grado di Partinico, svolgono regolarmente le attività didattiche", annunciano sulla pagina Facebook del Comune i commissari.

Una posizione che non è piaciuta alla Democrazia Cristiana nuova. "Siamo contrari a tale decisione, al contempo - dichiarano Adriana Canestrari, coordinatrice del partito a Partinico e Monica Tortorici, responsabile Educazione e Formazione cittadina - siamo solidali nei confronti di tutti gli studenti e delle loro famiglie che diligentemente si sono sottoposti alla vaccinazione, mostrando senso civico e comunitario. Se noi fossimo stati amministratori del nostro paese, avremmo optato - continuano i due esponenti della nuova Dc - per una vaccinazione di massa, legittimati anche dalla possibilità di far vaccinare la popolazione dai 5 anni in su. Riteniamo infatti che solo con una vaccinazione di massa si può risolvere il problema del rientro in presenza nelle scuole". Il partito ha chiesto ai commissari, di divulgare i dati reali aggiornati sui positivi.

Proprio il numero in costante aumento dei contagi e la mancanza di dati certi sui tracciamenti all'interno dei singoli territori ha spinto quasi tutti gli altri sindaci della Provincia a fare rete e decidere di andare contro la decisione presa dalla task regionale, che poche ore prime aveva deciso di riaprire tutte le scuole dell'Isola oggi, e firmare le singole ordinanze sulla base dell'articolo 50 del Testo unico degli Enti locali, che dà facoltà ai primi cittadini di intervenire in caso di "pericolo". In poche ore i profili social dei sindaci o le bacheche delle pagine dei Comuni si sono trasformate in un albo pretorio virtuale: molti primi cittadini hanno scelto questo strumento, più vicino ai cittadini, per far sapere loro che i loro figli il giorno dopo sarebbero rimasti a casa. 

Stessa scuola, diverso destino: alcuni studenti vanno in Dad, per gli altri continua la vacanza

"Ieri pomeriggio - spiega il sindaco di Capaci Puccio - ci siamo riuniti nuovamente in sede Anci. Attese le difficoltà di acquisizione di dati sui contagi, di reperire mascherine FFP2, nonché di svolgimento delle attività di screening delle popolazioni scolastiche, si è deciso di prorogare ulteriormente la sospensione delle attività didattiche del sistema integrato di istruzione ed educazione 0-6 anni e la sospensione delle attività didattiche in presenza delle scuole primarie e secondarie,  lasciando ai dirigenti scolastici la possibilità di attivare per quest’ultime la Dad. Le sospensioni si protrarranno fino a domenica 16 gennaio, periodo durante il quale continueremo ad insistere per ristabilire tutte le condizioni necessarie a riaprire in sicurezza". "Tenuto conto della necessità di limitare la circolazione viaria intra e intercomunale, per favorire le operazioni di ripristino della viabilità ed evitare pericoli all’incolumità pubblica, ho disposto - annuncia il sindaco di Cefalù Lapunzina - con ordinanza la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado, compresi asili nido e ludoteche, da giovedì 13 a sabato 15 gennaio 2022 e ho invitato i cittadini a limitare la circolazione viaria per esigenze legate a strette necessità". "Perdurando a oggi l'incertezza sulla situazione epidemiologica del nostro territorio, ho emanato un'ordinanza sindacale con cui sospendiamo - dice il sindaco di Terrasini Giosuù Maniaci - le attività didattiche in presenza per le scuole di ogni ordine e grado sino a sabato 15, per ragioni di sicurezza e salute pubblica". La lista di annunci avvenuti in serata è lunghissima, comuni le motivazioni che hanno portato alla scelta. 

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