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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Ciaculli / Salita Belvedere

Il convento di Santa Maria di Gesù distrutto dagli incendi, al via i primi lavori di recupero

Dopo i roghi del 25 luglio scorso e i primi interventi urgenti, la Regione ha aggiudicato a un consorzio romano l'appalto che riguarderà gli elementi di pregio artistico. Solo in un secondo momento si potrà procedere con il restauro dell'edificio sacro che si trova ai piedi di Monte Grifone

Al via gli interventi per il recupero e la messa in sicurezza di tutti gli elementi di pregio artistico del convento di Santa Maria di Gesù colpito dagli incendi. Partiranno domani i lavori nel complesso monumentale, che si trova ai piedi di Monte Grifone, danneggiato dall’inferno di fuoco della scorsa estate. Alla consegna dei lavori della chiesa quattrocentesca saranno presenti l’assessore regionale ai Beni culturali, Francesco Paolo Scarpinato, la sovrintendente Selima Giuliano e frate Vincenzo Bruccoleri, superiore del convento.

L’aggiudicatario dell’appalto, con affidamento diretto per gli interventi di somma urgenza per i quali è stato previsto un impegno di spesa di 100 mila euro (89 mila euro per i lavori più oneri), è il Consorzio Pragma con sede a Roma che eseguirà i lavori finanziati dalla Regione. Per le operazioni di restauro, per le quali verranno utilizzati fondi del ministero delle Infrastrutture, si dovrà attendere un secondo step.

Le immagini del rogo

Cosa è andato distrutto

A causa dell'incendio sono andati perduti la statua di Santa Maria di Gesù del 1460, marmi e puttini e la Dormitio vergini di cera, mentre sono state danneggiate le statue dell'Ecce Homo, della Vergine addolorata e di San Francesco. Sono altresì andate perdute le raffigurazioni della Via Crucis e anche tanti ex voto, mentre è stato quasi carbonizzato il coro ligneo della seconda metà del '700. Recuperato per intero ma mutilato, invece, il crocifisso dell'altare principale di autore ignoto. Salvi i marmi dell'altare maggiore alla destra della tribuna del Gagini, la cappella La Grua Talamanca, la zona tra la cappella e l'altare, la sepoltura in marmo di Giulia Alliata e l'affresco dell'abside.

"Ne ricostruiremo una ancora più bella"

Gli interventi urgenti

Attraverso le risorse di pronto intervento del Comune di Palermo, l'Impresa Damiga a disposizione dell'ufficio centro storico ha effettuato i primi interventi, come le coperture provvisionali con lastre in lamiera grecata a protezione della chiesa e della corsia sovrastante l'ambulacro settentrionale del chiostro, dove sono crollate le coperture in coppi (smaltendo anche grondaie e pluviali) e come l'incastellatura e protezione di tutte le parti che saranno oggetto di un prossimo restauro.

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