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Cronaca Libertà / Via Noto

Crolla balcone che distrugge auto posteggiata, condannato a risarcire danni

L'episodio nel marzo 2014 in via Noto. Il proprietario di un immobile sosteneva che a pagare avrebbe dovuto essere il condominio, ma per il giudice la responsabilità è da attribuire esclusivamente a lui che dovrà sborsare oltre 20 mila euro

I danni provocati dal crollo di quattro mensole che sorreggevano il balcone vanno addebitati al proprietario di casa e non al condominio. Così ha deciso il giudice Giuseppa Caraccia della terza sezione civile del Tribunale di Palermo che ha condannato un palermitano a pagare complessivamente circa 22 mila euro come risarcimento per il proprietario di un’auto che era parcheggiata in via Noto, un’Opel Meriva, distrutta dal distacco.

L’episodio risale al marzo del 2014. Una donna aveva parcheggiato la sua Opel Meriva sotto una serie di balconi del condominio cui si accede da via Catania. Alle 6.15 della mattina successiva la donna, difesa nel processo dall’avvocato Rosario Dolce, ha trovato la sua auto schiacciata da alcuni pesanti elementi in cemento caduti dal balcone al terzo piano.

Secondo quanto riportato nelle relazioni dei vigili del fuoco e dei carabinieri il distacco avrebbe riguardato solo quel balcone. Il proprietario dell’immobile sosteneva che la responsabilità andasse addebitata all’intero condominio. Il giudice però è arrivato alla conclusione opposta e ha condannato il proprietario dell’appartamento, che aveva fatto gli ultimi lavori di manutenzione nel ’93, a risarcire i danni all’auto.

"Con questa sentenza è stato stabilito un principio innovativo nel nostro ordinamento - afferma l’avvocato Dolce - precisando che i danni cagionati dal crollo intero di un balcone sono riconducibili solo al proprietario dell’appartamento a cui è posto a servizio e non al condominio".

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