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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca

"Tv e telefono solo dopo le 19", condannato marito violento

La sentenza del gup Nicola Aiello è stata emessa nei confronti di un ex dipendente delle Poste di 54 anni. A denunciarlo la moglie, stanca ed impaurita dopo l'ennesima violenza domestica. La donna ha riferito che il clima di terrore andava avanti già dal 2000

Non era permesso accendere il televisore o sprecare elettricità prima delle 19. E se qualcuno in famiglia contravveniva alle "regole" avrebbe dovuto fare i conti con il "padre-padrone". Il giudice per le udienze preliminari del tribunale di Palermo Nicola Aiello ha condannato a ventiquattro mesi (con pena sospesa) un uomo di 54 anni, ex dipendente delle Poste Italiane, per maltrattamenti in famiglia.

La denuncia è partita dalla moglie, una bidella di 55 anni, stanca ed impaurita dopo l'ennesima ed infuriata lite domestica. L'episodio si era verificato a settembre 2012, quando il marito avrebbe scaraventato la donna contro un muro provocandole un trauma cranico. La 55enne ha spiegato alle autorità che le violenze andavano avanti già dal 2000. In quell'anno l'ex dipendente delle Poste aveva avuto un incidente che ne aveva compromesso l'integrità fisica, dando il via ad una serie di problemi in casa.

La moglie e le figlie, interrogate dal gup, hanno spiegato che il padre non consentiva loro una serie di libertà tra le mura domestiche. Non si poteva sprecare luce prima di un certo orario, abusare del telefono o guardare qualche programma in tv prima delle 19. In caso contrario avrebbero dovuto fronteggiare le reazioni più violente, come il lancio di oggetti che, in diverse occasioni, si andavano ad infrangere contro i vetri delle finestre. Il giudice, con la sua sentenza, ha disposto il risarcimento di 25 mila euro per la moglie che si p costituita parte civile.

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