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Cronaca

Il comandante dei carabinieri lascia Palermo: "La città è cambiata ma c'è ancora tanto da fare"

Il generale di brigata Arturo Guarino si trasferirà al comando generale di Roma. In occasione di un incontro con la stampa ha tracciato il bilancio degli ultimi due anni, tra blitz antimafia e interventi per contrastare la violenza di genere. Al suo posto, dal 7 settembre, arriva Giuseppe De Liso

Sono stati due anni intensi, caratterizzati innanzitutto dalla pandemia, durante i quali non è stato trascurato l’obiettivo principale: prevenire ancora prima di reprimere per rendere più sicura la città. E sotto questo profilo si è detto soddisfatto il generale di brigata Arturo Guarino che lascia il comando provinciale di Palermo per trasferirsi a Roma. Al suo posto, dal prossimo 7 settembre, ci sarà il generale Giuseppe De Liso, già comandante a Firenze e attualmente a capo dell’ufficio cerimoniale del comando generale di Roma.

"Palermo negli ultimi due anni - ha detto il comandante Guarino - è cambiata sicuramente in meglio. Il fenomeno endemico e ancora fortemente presente della criminalità organizzata condiziona ancora la vita sociale e gli equilibri della collettività. Grazie alle nostre attività investigative però siamo riusciti a convincere tanti imprenditori a denunciare le violenze, il pizzo, ad avere fiducia nelle forze dell’ordine. E’ qualcosa su cui bisogna ancora lavorare intensamente, perché per ogni persona che si rivolge a noi e dimostra fiducia nella giustizia, noi otteniamo un tassello di legalità che si aggiunge a un quadro molto ampio che ci porterà, nel tempo, a mettere la parola fine alle vessazioni sul nostro territorio".

Nel corso dell’incontro con la stampa il comandante Guarino ha ricordato alcune delle operazioni portate a termine negli ultimi due anni: dall’indagine per corruzione in concorso e falso ideologico che ha colpito, nel febbraio 2020, alcuni imprenditori e dipendenti comunali, alle inchieste contro la mafia e i mandamenti di San Lorenzo, Tommaso Natale, Misilmeri, Belmonte, Ciaculli, Porta Nuova, Pagliarelli e Passo di Rigano. "Molti dei nostri interventi - ha aggiunto - sono stati dedicati alla violenza di genere e al cosiddetto codice rosso. Non credo che rispetto a prima ci siano più episodi ma sicuramente ci sono più donne non disposte a tollerare la violenza e pronte a denunciare certi comportamenti".

Qualche ora dopo l’incontro alla caserma Carini il comandante è stato ricevuto dal sindaco Leoluca Orlando a Palazzo delle Aquile. Il primo cittadino gli ha consegnato la medaglia simbolo della città, coniata dalla Zecca dello Stato, ringraziandolo per avere "dimostrato grande professionalità e impegno durante il suo incarico, teso a rafforzare la presenza dell'arma dei carabinieri nel tessuto vivo di Palermo a salvaguardia del diritto e dei diritti di tutti. Esprimo un sentito ringraziamento al generale per le importantissime azioni finalizzate alla lotta contro la ricostituzione di gruppi criminali mafiosi e contro la diffusione della criminalità".

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