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Cronaca Cefalù

Palermo-Messina, addio raddoppio ferroviario: a rischio fondi Ue

Il riferimento è al tratto Fiumetorto-Cefalù. Licenziati 10 operai e bloccate 35 assunzioni, i lavori sono stati bloccati e adesso l'appalto finisce in tribunale. Burrafato, sindaco di Termini: "Situazione insostenibile"

Nuovo stop ai lavori del raddoppio ferroviario sulla linea Palermo-Messina nel tratto Fiumetorto-Cefalù. A causare il blocco ci sarebbe il "licenziamento di dieci operai già in servizio e la mancata assunzione, già programmata, di 35 nuovi lavoratori inseriti nel bacino degli ex dipendenti posti in mobilità da Cefalù 20". Il presidente della Cosedil spa Gaetano Vecchio, si riferisce alla decisione da parte di Cefalù 20 di risolvere il contratto per l'appalto del raddoppio della linea ferroviaria.

Nei mesi scorsi la Cosedil aveva sottoscritto un contratto d'affidamento con il consorzio Cefalù 20. I lavori sarebbero dovuti partire immediatamente sia per rispettare la scadenza concordata con Rfi, sia per evitare il rischio di perdere definitivamente il finanziamento europeo.

"La situazione non è più sostenibile - ha dichiarato il sindaco di Termini Imerese, Totò Burrafato -. Per anni abbiamo atteso l'inizio dei lavori per la realizzazione del raddoppio ferroviario Fiumetorto-Castelbuono. Adesso abbiamo dinanzi lavoratori in cassa integrazione senza prospettive, aziende locali che rivendicano i pagamenti, un'opera incompleta, un ulteriore tratto appaltato i cui lavori non sono ancora partiti".

Per il primo cittadino "non si può restare a guardare. Insieme ai sindaci del comprensorio, nei prossimi giorni, cercheremo di incontrare Rfi per ribadire, a gran voce, che vogliamo che i lavori ripartano prima possibile".

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