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Cronaca Bagheria

"Finti gioielli venduti per veri" Arrestato quarantenne a Bagheria

Una banda avrebbe truffato diversi anziani con la proposta di falsi affari. Le vittime venivano agganciate per strada da tre individui, ciascuno dei quali interpretava un ruolo ben preciso. Caccia ai complici

Un quarantenne è stato arrestato dai carabinieri di Bagheria per una serie di truffe ai danni di anziani. In manette è finito G.G., palermitano, con precedenti per truffa. L'uomo avrebbe proposto alle vittime finti affari, offrendo l'acquisto di preziosi che poi risultavano essere falsi. Secondo quanto ricostruito dalle prime indagini, le vittime della presunta truffa vengono "agganciate" per la strada da tre individui, ciascuno dei quali interpretava un ruolo ben preciso. L'uomo finito agli arresti avrebbe venduto un prodotto di bigiotteria, spacciato per un gioiello di valore, a un anziano di Bagheria. Per lui è stato disposto il processo con rito direttissimo che ha convalidato l'arresto e disposto l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

LA MESSINSCENA. Secondo quanto raccontato agli inquirenti dalla vittima, l'anziano era stato avvicinato da un signore, qualificatosi come cittadino filippino, che asseriva di essere giunto in Italia per affari da pochi giorni in quanto, essendo un commerciante di preziosi, aveva intenzione di vendere gioielli di elevato valore. Ha esibito, così, un portagioielli in panno con all'interno cinque pietre preziose. Al fine di accertare il valore delle pietre, il presunto filippino ha chiesto al malcapitato se vi fosse in zona un orafo esperto in diamanti, promettendogli in regalo 500 dollari. L'anziano ha indicato una nota oreficeria di Bagheria; lo straniero ha quindi fermato un passante, verosimilmente il complice, il quale, ricevuto un lauto compenso, poco dopo è ritornato con un'altra persona, qualificatasi come orefice, il terzo complice. Visionati i preziosi, il presunto orafo ha invitato i presenti a recarsi nel negozio per effettuare l'operazione con maggiore tranquillità, ma il filippino ha rappresentato la necessità di partire. A quel punto l'orafo, con l'ausilio di una lente, ha stimato le pietre per un valore di 15 mila euro, proponendo la possibilità di acquistarle personalmente per la somma di 12 mila euro e promettendo un regalo di mille euro al passante che lo aveva contattato e al pensionato. L'orafo si è allontanato per prelevare il denaro contante.

Dopo circa 20 minuti è ritornato sul posto, affermando di aver racimolato solo la somma di 9.500 euro, pari a tutto il denaro presente in cassa nella propria gioielleria, pregando la vittima e il passante ad anticipare la restante somma. Il pensionato ha così prelevato 1.500 euro che ha consegnato al filippino, unitamente al denaro dell'orafo e del passante. L'orafo ha dato appuntamento all'anziano in una banca del luogo per restituirgli la somma anticipata e consegnargli il regalo promesso: ovviamente all'appuntamento non si è presentato nessuno. La vittima, recatasi in caserma, ha riconosciuto G.G. tra le foto segnaletiche di alcuni truffatori. Ora è caccia ai complici.

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